PAOLO TOMASSONE
Cronaca

Il manager Roberto Mastri: "Tetra Pak dà priorità alle persone e al welfare"

Roberto Mastri: "La cosa che più manca a tutti è il tempo, lo avevamo capito. Per questo abbiamo voluto una maggiore flessibilità per i nostri dipendenti" .

Roberto Mastri

Roberto Mastri

di Paolo Tomassone

Roberto Mastri, managing director di Tetra Pak Packaging Solutions, ha le idee chiare: in un’azienda che fa ricerca e sviluppo ad altissimo livello, le persone sono tutto. E quando investi anni per formare competenze uniche, devi fare di tutto per tenerle. Il Nido Stella è solo la punta dell’iceberg di una filosofia aziendale che mette al centro il benessere delle persone. "Se ho dieci talenti, investo su di loro per dieci anni e poi se ne vanno perché non offro flessibilità, quanto ho perso?", si chiede Mastri. La risposta è semplice: molto più di quanto costa un nido aziendale. Trent’anni in azienda, di cui dieci all’estero tra Svezia, Brasile, Panama e Stati Uniti, Mastri sa bene cosa significa investire sulle persone giuste.

Vent’anni fa avete creduto in un progetto pioneristico. Cosa significava per Tetra Pak?

"Era in linea con i nostri valori: proteggere il cibo e metterlo a disposizione di tutti, ma ci impegniamo a proteggere anche le persone e il pianeta. Il nido è un esempio concreto di come proteggiamo le persone, creando un ambiente diverso che stimola collaborazione e crescita, realizzato con materiali innovativi e sostenibili come quelli che rappresentano i nostri valori".

Un welfare aziendale di primo livello, quindi?

"La risorsa principale che manca a tutti oggi è il tempo. Lo avevamo capito già vent’anni fa e abbiamo voluto dare flessibilità ai nostri dipendenti. Nel tempo il servizio si è allargato alle famiglie del territorio, cosa che ci fa molto piacere".

Come si quantifica il ritorno di un investimento simile?

"È semplice: ci permette di attrarre e mantenere i talenti. Avere welfare e benessere come obiettivi principali ci rende riconoscibili, soprattutto dalle nuove generazioni molto sensibili a questi aspetti. Diventiamo attrattivi verso i migliori talenti e riusciamo anche a trattenerli, considerando gli investimenti che facciamo su di loro".

Modena è strategica per voi?

"È il nostro centro di ricerca e sviluppo più importante al mondo. Siamo nella Food Valley e nella Motor Valley, ci sono talenti che bisogna attrarre e mantenere. L’investimento sulle competenze è fondamentale perché facciamo ricerca su prodotti molto specifici che non riusciamo facilmente a reperire sul mercato".

Quali altre richieste arrivano dai dipendenti?

"Facciamo un’indagine annuale di soddisfazione. Le nuove generazioni chiedono molto la mobilità green: car sharing, biciclette elettriche. Abbiamo installato colonnine di ricarica, box sicuri per le bici, premi per chi arriva con mezzi sostenibili. Poi c’è il personal trainer due volte a settimana, sala yoga, meditazione, gruppi sportivi autogestiti. L’azienda contribuisce perché il ritorno ce l’abbiamo: manteniamo l’investimento pluriennale fatto su talenti con competenze che altrimenti dovremmo formare da zero".

Avete in mente di ampliare il servizio o replicare l’esperienza?

"Al momento stiamo valutando diverse opzioni. Non abbiamo ricevuto richieste ufficiali di allargamento, ma cerchiamo sempre di bilanciare quello che offriamo con le richieste dei nostri dipendenti. Il punto è fare il match giusto tra le due cose e poi decidere quale sarà il prossimo passo. Il welfare è un processo in continua evoluzione, dobbiamo restare sempre un passo avanti rispetto alle esigenze che cambiano. Le aspettative di oggi non sono quelle di vent’anni fa".