REDAZIONE MODENA

"Il mercato trasloca lontano dalla clientela"

Mirandola, Confcommercio e Confesercenti criticano la scelta dell’amministrazione. "Un danno economico per gli ambulanti"

"Il mercato trasloca lontano dalla clientela"

Serpeggia un forte malumore tra gli ambulanti che frequentano il mercato settimanale del sabato di Mirandola. Bersaglio l’amministrazione comunale. A scatenare le ire di Fiva Confcommercio e Anva Confesercenti, che rappresentano i venditori ambulanti, è la decisione in coincidenza dell’avvio domani pomeriggio della Fiera Mercato di Francia Corta, l’evento più atteso dell’anno per i sudditi dei Pico, di spostare in altra sede il Mercato ambulante settimanale di Piazza Costituente. "E’ una prassi ormai consolidata – tuonano le rappresentanze di categoria –. Così, anche questo sabato, per la sesta volta in un anno, gli ambulanti saranno costretti ad installare i loro banchi in via Maestri del Lavoro, lontani dall’abituale clientela e dal centro storico". E’ indubbio che lo spostamento della sede del mercato lascia scontenti anche i commercianti in sede fissa poiché sottrae loro presenze e clienti, ed è una decisione pertanto che Fiva e Anva non comprendono, tanto più che "gli altri anni, per la Fiera di Francia Corta, il mercato del sabato mattina fu sempre garantito". Fiva e Anva poi lamentano che la decisione, oltre a rappresentare un "danno economico per i nostri imprenditori", suona anche come "beffa" per il "dover pagare un canone mercatale per installare il banco fuori dalla rodata sede di vendita designata, da Piazza Costituente". Quello che si profila alla vigilia della Fiera di Francia Corta, dunque, è un vero e proprio braccio di ferro, aggravato dal fatto che l’assessore Gandolfi, –accusano Fiva e Anvo – ad oggi non ha mai risposto al nostro appello per un tavolo d’incontro. Vorremmo quindi capire se si tratti di palese disinteresse di questa amministrazione a dialogare con le associazioni di categoria oppure di semplice volontà di autoreferenzialità". "L’assessore Gandolfi, anch’egli imprenditore (non ambulante), dovrebbe capire – concludono i rappresentanti di categoria –, come pure già avevamo avuto modo di spiegargli lo scorso anno, che un mercato settimanale non è una pedina da spostare a proprio piacimento sulla scacchiera del territorio comunale. Ogni trasferimento in altra sede comporta una perdita economica, anche grave, per l’operatore. Si sarebbe potuto garantire il mercato di sabato, magari con una chiusura anticipata. Si sarebbe potuto altresì dimezzare il canone mercatale, visti i sei spostamenti subiti durante l’anno in corso. Si sarebbe potuto dialogare, se vi fosse stata risposta alla nostra richiesta d’incontro".

Alberto Greco