"Il mio addio a Romano Pelloni: artista ironico, capace di stupire"

Il ricordo del professor. Luca Verrini che collaborò. con lui: "Amava trasmettere. conoscenza agli altri"

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"Lavorare con lui mi ha arricchito molto, sotto tanti punti di vista". Luca Verrini, docente di lettere e storia all’istituto Sacro Cuore di Carpi e guida turistica, ricorda con affetto i dieci anni di lavoro e collaborazione con il professor Romano Pelloni (insieme nella foto), morto lunedì pomeriggio. "Lui mi definiva lo ‘storico dell’arte’ – spiega Verrini –. L’ho conosciuto in occasione di una mostra a Palazzo Foresti: era il 2010 e mi ha chiesto ci collaborare con lui per la sua antologica sulle sculture e poi anche per quella sull’Apocalisse, ed infine per la stesura del catalogo generale delle sue opere, ‘Romano Pelloni artista dello spazio curvo’. Ho curato le schede delle sue opere ed elaborato un saggio di lettura sulle stesse. Sotto il profilo umano era sempre gioviale e capace di un’ironia raffinata verso se stesso e anche verso gli altri. A livello professionale è stato un maestro preparatissimo in tutti i settori che ha esplorato con la sua arte. Ho sempre considerato molto interessante il suo modus operandi: quando iniziava a realizzare un’opera sapeva già dove voleva arrivare, cosa voleva raccontare. Come agendo ‘al contrario’: partiva dal significato finale che voleva lasciare al pubblico con la sua creazione e sulla base di quello realizzava l’opera. Ho sempre pensato che ciò fosse dovuto alla sua formazione di insegnante il voler trasmettere conoscenza agli altri". Romano Pelloni lascia i tre figli, Mario, Paola e Anna; l’amata moglie Elisa è scomparsa appena un mese fa. Il rito funebre si svolgerà domani alle 14.30 in Cattedrale.

Maria Silvia Cabri