«Il mio negozio ingabbiato dal cantiere»

Corso Canalchiaro, l’amarezza di una gioielliera: «Troppi lavori in contemporanea, strada bloccata nel periodo clou dello shopping»

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«L’unico periodo buono per le vendite, quello che tutti attendiamo, è proprio quello delle festività natalizie. Eppure la visibilità del nostro e di altri negozi è ridotta da un mese; i mezzi pubblici non riescono a passare e, come se non bastasse, il marciapiede non è fruibile. Insomma, è un disastro». Dire che sono amareggiati è poco: i commercianti di Corso Canalchiaro, un mese fa, si sono ‘svegliati’ con i negozi inglobati in grandi cantieri che, ovviamente, nel periodo delle Feste stanno causando non pochi disagi. A spiegare come neppure il Comune possa intervenire in merito, trattandosi di cantieri privati, è la titolare della Gioielleria Righi, Elena Malavolta. «Alcuni lavori sono ultimati e riguardavano altre ‘vetrine’. Invece i ponteggi davanti al mio negozio e a quello di Pirelli fino a gennaio purtroppo non saranno smontati se non in occasione del week end, grazie alla disponibilità dell’impresa». In sostanza i cinque ponteggi sono spuntati come funghi in un tratto lungo qualche centinaia di metri in direzione Corso Duomo, coprendo anche diversi posti auto. «Ci siamo svegliati trovandoci davanti ai nostri negozi cinque cantieri, tutti legati a ristrutturazioni private. Sono saltati fuori come funghi tra ottobre e i primi di novembre – spiega ancora Malavolta – e sono stati montati in contemporanea. Uno dei ponteggi copriva l’intera facciata del palazzo e ce n’erano su entrambi i lati, provocando ovviamente il restringimento della carreggiata. Il problema è che non possiamo neppure polemizzare: qui il Comune non c’entra nulla. Per ottenere i permessi c’è un sito internet dove le imprese presentano domanda di ristrutturazione e occupazione di suolo pubblico. Ovviamente parliamo di cantieri autorizzati e, avendo le carte in regola, non possiamo farci nulla. Ci siamo chiesti però – continua la commerciante – come mai la direttiva comunale lo permetta: come si può consentire a più cantieri contemporaneamente di bloccare una strada? Neppure i mezzi pubblici fino a qualche giorno fa riuscivano a passare, creando disagi a tutti: utenti della strada e negozianti. Insomma, un disastro». Malavolta fa presente come la situazione più critica riguardi in particolare la poca visibilità e, di conseguenza, la perdita di clienti. «Le nostre vetrine sono in parte oscurate da almeno un mese e trovarsi in queste condizioni a dicembre è assurdo: vista la crisi questo è l’unico periodo buono, che ci permette di sopravvivere. E’ assurdo».

v. r.