GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

"Il ’modello ucraino’ è meglio . Narrazione Camporota smontata"

"Questo modello di integrazione è sbagliato, l’attuale sistema consegna troppi minori alla criminalità. Si smonta la narrazione di Camporota". Il...

"Questo modello di integrazione è sbagliato, l’attuale sistema consegna troppi minori alla criminalità. Si smonta la narrazione di Camporota". Il...

"Questo modello di integrazione è sbagliato, l’attuale sistema consegna troppi minori alla criminalità. Si smonta la narrazione di Camporota". Il...

"Questo modello di integrazione è sbagliato, l’attuale sistema consegna troppi minori alla criminalità. Si smonta la narrazione di Camporota". Il vicecoordinatore regionale di Forza Italia Antonio Platis (nella foto) sostiene la necessità di ’un’operazione verità’. "Da inizio 2024 il numero di Minori non accompagnati arrivati a Modena è stabile, anzi in calo, perché il numero di sbarchi è crollato e la Regione ha spinto perché ci fosse uno smistamento diverso. Dopo che per anni Bologna e Modena hanno fatto la parte del leone nell’accoglienza, serviva una ricollocazione più diffusa anche negli altri capoluoghi e così è stato". Quindi l’affermazione dell’assessore Camporota "in merito alla maggior violenza degli ultimi minori ospiti – mi spiace – è del tutto priva di fondamento, a meno che da Modena non si voglia smentire l’assessore regionale Conti. Aggiungo che i minori autori di gravi fatti di cronaca, come l’ultimo di Magreta, sono stati commessi da ragazzini arrivati sul nostro territorio provinciale quando la stessa Camporota era Prefetto di Modena. L’ipocrisia del sindaco Mezzetti e del suo assessore alla sicurezza sul tema integrazione e baby gang hanno raggiunto livelli mai visti prima".

Per Platis "bisogna avere il coraggio di affrontare i problemi partendo dai modelli di integrazione messi in campo per i Msna. Da un lato quello usato per l’emergenza ucraina dove si è privilegiato l’affido in famiglia e ha permesso a gran parte di questi ragazzi di lavorare e affermarsi socialmente in Italia, dall’altro quello dei maxi-centri utilizzati per ospitare i minori delle altre nazionalità. Nessuno dei 556 ragazzini ucraini ha procedimenti penali, mentre tra gli altri un’ottantina, pari al 10%, ha grossi problemi con la giustizia. I dati parlano chiaro, questo modello di integrazione permette alla criminalità e agli spacciatori di arruolare tanti minori per perpetrare illeciti".