Il mondo delle auto è in lutto per la morte di Oscar Scaglietti

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Sarebbe dovuto partire lo scorso 4 marzo per gli Stati Uniti, Amelia Island per la precisione, in Florida, dove era stato invitato come prestigioso giudice in una rassegna internazionale d’auto d’epoca. Poi, una febbre improvvisa ma non dovuta al coronavirus, gli ha impedito ciò che amava fare negli ultimi anni. Accettare inviti da ogni parte del globo, lui che al mondo delle automobili aveva regalato con entusiasmo la sua vita.

Ieri all’età di 74 anni è morto Oscar Scaglietti (foto), uno dei due figli del grande Sergio (l’altro è Claudio), più che il carrozziere di fiducia di Enzo Ferrari, uno scultore, pilastro nelle storia della casa di Maranello, scomparso nel 2011 quando aveva 91 anni.

Oscar che lascia, dopo una lunga malattia, la moglie Franca e i figli Simone e Matteo , aveva iniziato a lavorare nella carrozzeria del padre all’età di 13 anni, imparando il mestiere, testimone di una straordinaria storia, quella di un piccolo artigiano dei Tre Olmi che, grazie al proprio ingegno, era entrato nelle grazie del Drake. Oscar, con umiltà ma anche con un grande senso di responsabilità, fece la sua parte in quella piccola bottega che poi negli anni assunse dimensioni importanti. Oscar lavorava con il martello a battere sulle lamiere, Claudio, l’altro figlio, si occupave nell’azienda di famiglia di contabilità. Ognuno al proprio posto, tutti in scia a papà Sergio, che ebbe il privilegio di restare al fianco di Enzo Ferrari, da amico più che da ex collaboratore, fino al giorno della sua morte.

Oscar da ragazzo di bottega, negli anni ebbe il privilegio di maturare la propria esperienza in Pininfarina e successivemente completò il proprio percorso professionale a Maranello alla Ferrari facendosi apprezzare nello studio dei vari prototipi.

Lavorò poi al fianco di Mauro Forghieri presso la Ferrari Engineering negli che seguirono dopo la vendita della carrozzeria di famiglia.

In occasione dei 70 anni della Ferrari ebbe l’onore, su richiesta espressa di Marchionne, di partecipare come giudice d’onore. Persona ben voluta e di spirito come papà Sergio, nella veste di ospite speciale aveva preso parte nel gennaio scorso all’evento che Torino ha voluto dedicare a Sergio Scaglietti a 100 anni dalla nascita.

Paolo Reggianini