"Il Pd è tornato, saremo vicini alla gente"

Il segretario Zingaretti a Ponte Alto: "La priorità sono i diritti delle nuove generazioni". E Bonaccini chiarisce: "Non siamo rivali".

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"Siamo la prima Festa de l’Unità ripartita in presenza. Qualche settimana fa, quando ci siamo trovati per decidere se confermare la festa, ci hanno dato per matti, ma ora siamo qui. E dobbiamo ripartire da questa festa con l’orgoglio di un Partito democratico unito e coeso". E’ stato il segretario comunale del Pd, Andrea Bortolamasi, ad aprire la serata di ieri a Ponte Alto, dove si sono riuniti tutti i big del partito. Ad accogliere il segretario Nicola Zingaretti, decine di militanti, quelli che le disposizioni anti-Covid hanno permesso di far entrare nell’area che ospiterà tra meno di due mesi la Festa nazionale de l’Unità.

"Sono venuto qui a Modena per salutare e ringraziare questi militanti straordinari che con il ritorno a una vita anche in tempi di Coronavirus dimostrano quanto è possibile e importante la partecipazione politica - ha detto Zingaretti, prima di cenare alla Festa de l’Unità di Modena, dove era atteso per un comizio -. La democrazia è fatta di partecipazione, non c’è democrazia senza la capacità delle persone di organizzarsi e battersi per le proprie idee".

"Le feste stanno tornando, seguendo le regole della sicurezza - ha aggiunto - per dire a tutti gli italiani che il Pd è tornato, è tornato come grande forza nazionale che sta tentando, insieme ad altri in una situazione drammatica di ricostruire la fiducia nel futuro delle persone e tornerà per le strade, per combattere e difendere le persone in un momento drammatico della loro vita".

A tavola, poco prima dell’incontro, anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che alcuni danno in corsa per la segreteria nazionale del partito. Bonaccini e Zingaretti, uno accanto all’altro, hanno discusso (e mangiato) per mezz’ora, prima del giro in cucina, per salutare i volontari della festa: "Si sta discutendo di possibili o presunte rivalità nel Pd. Nicola sa che io ho le mie idee, che voglio rappresentare il nord, però Nicola non solo è il mio segretario, che io ho votato, ma anche un mio caro amico da più di trent’anni: non mi permetterei mai di fare qualcosa che possa danneggiare lui o la nostra comunità", puntualizza Bonaccini. "Siamo stati la regione, dopo la Lombardia, più colpita - ha detto Bonaccini -. Abbiamo pagato un prezzo altissimo, ci siamo dovuti difendere, ma poi siamo andati all’attacco, andando a curare le persone a casa. Ieri siamo scesi sotto la decina di ricoverati in terapia intensiva. Non è ancora vinta, ma intanto possiamo respirare, siamo riusciti a far ripartire le attività economiche".

"I giovani finora sono i meno colpiti dal virus – ha detto Zingaretti –, ma sono quelli più colpiti dai suoi effetti: pagheranno di più per il debito pubblico e le diseguaglianze, e pagheranno anche dal punto di vista del lavoro: se c’è una priorità è quella dei diritti della nuova generazione. Ora - ha detto Zingaretti - dobbiamo indirizzare al meglio le risorse europee: rivoluzione digitale, inclusione, scuola, green economy, lavoro, sono i pilastri di un’azione possibile per ricostruire la fiducia".

p. t.