
Il ponte di Olina compie 500 anni, cinque secoli di storia di una delle principali eccellenze architettoniche e naturalistiche del territorio comunale di Pavullo. Fu voluto dai Montecuccoli e dal podestà di Sestola, ma in realtà ne fu spinta la costruzione dai signori di Firenze e Lucca per fare del Frignano un ’ponte’ tra la Toscana e l’Emilia attraverso l’Appennino modenese. Costato diverse centinaia di scudi d’oro, fu edificato secondo criteri molto avanzati per la tecnica del tempo dai fratelli Giovanni e Bernardo Parrocchetti, di Ganna di Varese. Dagli Stati Uniti d’America, Karen Tintori, scrittrice di successo, figlia di emigranti di questa famiglia di maestri muratori, ci ha scritto preoccupata per lo stato in cui si trova il manufatto. "Ho letto brutte notizie – dice – speriamo che provvedano quanto prima a sistemarlo". Da molto tempo la struttura è chiusa al traffico veicolare perché presenta diverse criticità. "A breve devo vedermi con i tecnici per fare il punto sulla progettazione e i lavori – dice Davide Venturelli, sindaco di Pavullo –. La Soprintendenza ha incaricato lo Studio Archilinea di Sassuolo. È stato fatto un consolidamento importante sulla sponda di Pavullo dove era in atto un movimento franoso, e sempre la Protezione civile regionale è intervenuta più a valle, località Lughetto, dove insiste una frana storica che scende dal versante di Sestola e spinge l’acqua che erode la riva pavullese dove c’è la viabilità".
Silvio Leoni, di Olina, iscritto a Italia Nostra, si augura che in occasione di questa ricorrenza centenaria si arrivi al consolidamento del ponte e non solo. "Il primo punto – dice – è salvare un pezzo di storia, un manufatto unico, costruito come un’opera ardita per quei tempi e con una certa intelligenza, se è ancora in piedi nonostante gli attacchi della natura e quelli umani. Nello stesso tempo, però, è necessario costruire un passaggio alternativo per gli abitanti di qua e di là dal rio, di Montecreto e di Pavullo, che possiedono l’abitazione da una parte e i campi dall’altra. Una soluzione potrebbe essere un ponte tipo bailey nelle vicinanze della centralina idroelettrica". Durante il 2022 saranno proposte diverse iniziative per celebrare i 500 anni del Ponte di Olina, la prima delle quali si svolgerà il 30 aprile.
Si tratta di una camminata, a cura de ’La Via dei Monti’, con guida escursionistica professionista, alla scoperta delle strade e delle borgate attorno a uno dei manufatti più importanti del ‘500 Frignanese. Andrea Pini, scrittore della storia del Frignano, e Alessio Bononcini, de Il Frignano dei Montecuccoli, forniranno spiegazioni storiche.
Per info e prenotazioni: Alessandro Cappellini 338 2401848.
Walter Bellisi