Rave party a Modena, il prefetto: "La mediazione è stata studiata a tavolino"

Alessandra Camporota: "Abbiamo usato il giusto rigore ma cercando di tutelare l’ordine pubblico e l’incolumità di tutti. Quando sono arrivati i rinforzi abbiamo iniziato ad avvicinarci al capannone cercando di convincerli ad uscire"

Modena, 1 novembre 2022 - Dopo due giorni e due notti praticamente insonni e decine di telefonate (molte delle quali con il neo ministro Piantedosi) il prefetto Alessandra Camporota può tirare un sospiro di sollievo. Lo ’sgombero soft’ del capannone occupato da oltre 3mila ragazzi sin dalla serata di sabato si è concluso senza una sola manganellata, senza un ferito, senza uno scontro. La sola forza della mediazione, "studiata attentamente a tavolino", spiega il prefetto, ha consentito "di agire con il massimo rigore ma salvaguardando l’incolumità dei giovani e delle stesse forze dell’ordine". E’ stata definita "un’operazione da manuale" quella messa in atto a Modena Nord dove la lucidità e l’esperienza hanno prevalso pur senza cedere di un millimetro sulla determinazione di ripristinare in fretta la legalità.

Il prefetto Alessandra Camporota
Il prefetto Alessandra Camporota

Prefetto, sono stati due giorni difficili. C’è stato un momento in cui ha temuto di dover usare la forza?

"Diciamo che la priorità per noi era quella di sgomberare l’area e non solo per ripristinare la legalità e per non far vivere alla città ulteriori disagi, ma anche perché il capannone ha problemi strutturali quindi non è sicuro. Contavo molto sulla mediazione che in effetti è stata determinante, ma in questi casi è sempre pronto un piano B".

I ragazzi sapevano che stavano correndo un pericolo?

"Sì, domenica sono entrati i vigili del fuoco per fare un sopralluogo e hanno spiegato tutto agli occupanti".

Un elemento in più per convincerli ad uscire...

"Esatto. Ma la svolta vera è stato l’arrivo dei rinforzi. Nell’area di Modena Nord, in due giorni, sono stati schierati oltre 600 agenti. E ieri mattina la presenza delle forze dell’ordine era davvero imponente".

Nonostante ciò nessuno ha alzato un dito.

"No, la mediazione ha avuto successo".

Una volta convinti, come avete portato i ragazzi fuori da lì?

"Anche in questo caso c’era un piano studiato a tavolino. Era necessario evitare l’area ’pericolante’ del capannone: le forze dell’ordine hanno dato le corrette indicazioni sul percorso da fare per arrivare alle auto e ai camper".

Ora che succederà?

"Prima di lasciarli partire ovviamente i ragazzi sono stati identificati e certamente ci saranno delle denunce. Hanno commesso dei reati".

Prefetto, tutta questa operazione voi l’avete portata a termine con le ’vecchie regole’. Ora c’è il Dl anti rave....

"Sì, uno strumento importante in questi casi. Con leggi e normative chiare possiamo certamente lavorare meglio".