
"Eccoti dunque, Uomo celebre ed Amico mio carissimo, i sei miei figli. Essi sono, è vero, il frutto di una...
"Eccoti dunque, Uomo celebre ed Amico mio carissimo, i sei miei figli. Essi sono, è vero, il frutto di una lunga e laboriosa fatica, pur la speranza fattami da più amici di averla almeno in parte compensata m’incoraggisce e mi lusinga". Così scriveva Wolfgang Amadeus Mozart nel 1785, nella lettera con cui dedicava e ‘consegnava’ ad Haydn i suoi sei ‘figli’, ovvero i sei quartetti per archi composti nei tre anni precedenti. Fra questi, anche il Quartetto in si bemolle maggiore ‘La caccia’ K458, con i suoi toni poetici e pastorali, che sarà uno dei gioielli che il Quartetto di Venezia eseguirà domani sera alle 20.30 al teatro Comunale Pavarotti Freni: il celebre ensemble (con i violini di Andrea Vio e Alberto Battiston, la viola di Mario Paladin e il violoncello di Angelo Zanin) si esibirà al posto dell’Avetis String Quartet che era stato annunciato in cartellone, a inizio stagione.
Il programma del concerto include anche il Quartetto op. 51 n.1 di Johannes Brahms e una composizione del 1950 di rara esecuzione il Quartetto n. 7 di Gian Francesco Malipiero, veneziano, riferimento importante del panorama musicale del primo ‘900 (per questa incisione l’ensemble ha ottenuto il premio della critica italiana).
Il Quartetto di Venezia da diversi anni è ‘quartetto in residenza’ alla Fondazione Giorgio Cini della meravigliosa città lagunare: ha suonato in festival internazionali e in occasioni ufficiali, anche per Papa Giovanni Paolo II e per il presidente della Repubblica. Vanta anche la nomination ai Grammy Award per il cd ’Ritornello’ con musiche di Curt Cacioppo.
s.m.