Il raduno delle duemila ‘sentinelle’

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«LE NOSTRE ‘sentinelle’ nei quartieri non segnalano solo i potenziali reati, ma rafforzano la coesione sociale e il senso di appartenenza alla comunità». Tra gli strumenti anti-delinquenza ‘coltivati’ dall’amministrazione c’è sicuramente il Controllo di vicinato, da due anni uno dei progetti più richiesti dai residenti dei quartieri e delle frazioni.

La comandante della municipale Valeria Meloncelli ne parla con evidente soddisfazione, annunciando per il prossimo 23 luglio al Forum Monzani un incontro con tutti i partecipanti alla presenza del sindaco Gian Carlo Muzzarelli e il prefetto Maria Patrizia Paba Paba. Attualmente i gruppi di Controllo di vicinato sono 75 con oltre 1900 persone coinvolte. Le chat sono composte in media da 20 o 30 membri, in contatto tra loro tramite WhatsApp con cui scambiano messaggi e segnalazioni secondo regole e criteri condivisi, finalizzati alla prevenzione dei reati. L’amministrazione ha messo a disposizione anche un vademecum per l’uso corretto delle chat.

I GRUPPI continuano a crescere e il progetto sta ora ampliandosi alle attività commerciali e imprenditoriali (come nella zona di via Frignani, prima ancora a San Damaso) e stanno nascendo nuove e interessanti sinergie tra chi frequenta la zona di giorno e chi la abita per lo più in orario serale e notturno.

L’INCONTRO del 23 sarà rivolto a tutti i cittadini coinvolti nel Controllo di Vicinato, oltre che ai 328 Volontari della sicurezza appartenenti a una decina di associazioni (Anc, Ana, Circolo Narxis, Gel, Geev, Vivere Sicuri, City’s Angels, Cmis, Asac e Aeop) impegnati in attività di presidio coordinate dalla Municipale e a quelli attivi nei tre punti Città sociale Sicura (Croce Blu, Vivere Sicuri e cooperativa Il Megafono); invitate all’appuntamento anche le associazioni impegnate nei progetti territoriali.

CONTROLLO di vicinato a parte, la prevenzione dei reati va di pari passo con l’attività che l’amministrazione mette in campo per risarcire i cittadini colpiti dai malviventi, in particolare dai furti nelle abitazioni. Al 30 giugno di quest’anno sono già quasi un centinaio le domande di risarcimento da parte di vittime di piccoli reati accolte dal ‘Fondo Non da soli’ finanziato dal Comune dal 2014: allora furono risarcite 104 domande per complessivi 16mila euro; nel 2018 i risarcimenti sono arrivati a 187 per un totale di oltre 30 mila euro.

Sono sempre più i modenesi che usufruiscono della possibilità di vedersi risarcito il danno, non solo perché i furti aumentano ma anche perché questo strumento di rimborso è sempre più conosciuto.