
E’ fondamentale avere un Isee fino a 35mila euro, quello della ’fascia grigia’ .
Il servizio di Agenzia casa, oltre che ai residenti, sarà esteso anche a persone che lavorano o studiano in città, con un Isee da 6 mila fino a 35 mila euro, in modo da rispondere anche alla cosiddetta ’fascia grigia’, ovvero coloro che hanno un reddito che gli consente di pagare un affitto calmierato ma che sono in difficoltà a reperire una abitazione nel mercato privato. E, ancora, il Comune potrà applicare agli inquilini canoni abbattuti rispetto a quanto riconosciuto al proprietario, in una logica di sostegno alla locazione, e assegnerà gli alloggi dando priorità a chi è sottoposto a sfratto per finita locazione o per morosità incolpevole, oltre a chi è titolare di provvedimenti di rilascio a seguito di separazione.
Tra le novità, come già annunciato, la possibilità di mettere a disposizione di Agenzia Casa anche tipologie di soluzione differenti dagli appartamenti e l’applicazione di una tariffa Imu agevolata per il proprietario, l’affitto equiparato ai canoni definiti dagli accordi territoriali, oltre ad un contributo per il ripristino dell’immobile in caso di danneggiamenti. Saranno, inoltre, valutate anche disponibilità in altri comuni della provincia, in accordo con gli Enti di riferimento. L’Agenzia casa, poi, potrà svolgere un servizio di accompagnamento all’abitare per favorire la capacità di conduzione e cura del bene casa da parte degli inquilini (con riguardo anche agli stili di consumo e alla sostenibilità economica), per facilitare le relazioni condominiali prevenendo le dinamiche conflittuali e per sostenere i nuclei nel percorso di autonomia abitativa. Tra i requisiti per accedere al servizio come inquilini, rientrano un reddito familiare netto mensile pari al doppio dell’importo del canone mensile di concessione e delle spese condominiali, oltra al non avere altri alloggi sul territorio provinciale in proprietà o in altro diritto reale di godimento, salvo che le quote siano inferiori al 50 per cento. Tale requisito, però, viene superato in presenza di sentenza di separazione che ne vieta l’utilizzo. Una quota delle soluzioni abitative acquisite (per un massimo del 20 per cento del totale) sarà riservata al bisogno abitativo di persone o nuclei in condizioni di fragilità, collocati in contesti emergenziali o temporanei a carico del Comune e, per situazioni particolari, sarà possibile gestire attraverso Agenzia casa anche immobili per cui è già stato individuato l’inquilino, in accordo con la proprietà. Oltre a situazioni di sfratto e provvedimenti di rilascio a seguito di separazione, sarà posta particolare attenzione alle situazioni in cui è presente una persona con disabilità o invalidità superiore al 66 per cento e ai nuclei per i quali il canone ha un’incidenza sul reddito Irpef superiore al 40 per cento.