"Il sindacato risponderà per i reati commessi dai suoi iscritti"

In caso di condanna per la primva volta l’organizzazione potrebbe essere chiamata a pagare

Per giorni il traffico è andato in tilt sulle vie Gherbella e Vignolese, dove il presidio era ‘pane’ quotidiano. Cariche della polizia e lancio di lacrimogeni: sono state diverse le mattinate di tensione davanti ai cancelli Italpizza, dove il sindacato Si Cobas a gran voce ha rivendicato per mesi, dall’autunno e fino a primavera migliori condizioni di lavoro e contrattuali per centinaia di operai di due cooperative in appalto. I manifestanti hanno spesso bloccato il traffico sia su via Gherbella che sulla Vignolese ma soprattutto sono stati messi in atto svariati tentativi di blocco dei mezzi in entrata e in uscita dall’azienda. Situazione che ha portato Italpizza a chiedere i danni proprio al sindacato.

"Italpizza si è costituita parte civile ed è stato ammesso il responsabile civile, ovvero i Si Cobas – ha spiegato il legale dell’azienda, l’avvocato Giulio Garuti – il 20 febbraio è prevista l’udienza davanti alla seconda sezione collegiale di Modena. Gli imputati rispondo di svariati reati e ovviamente Italpizza è costituita parte civile non per quei reati che hanno visto coinvolti unicamente pubblici ufficiali ma per gli altri. In caso di condanna il sindacato Si Cobas dovrà rispondere dei danni derivanti dai reati provocati dai suoi iscritti. Il conteggio era approssimativo: è una questione di natura processuale di riconoscimento allo Stato. Poi è necessario attendere l’esito finale sia con riferimento ai fatti, sia con riferimento all’eventuale collegamento tra i referenti territoriali e il sindacato stesso. Al momento – conclude Garuti – in vista di un potenziale risarcimento, il sindacato è stato ammesso al processo in questi termini". E’ la prima volta che in tribunale a Modena viene ammessa la responsabilità civile di un sindacato in caso di condanna. "Non ci sono precedenti in merito – spiega l’avvocato Marina Prosperi, che difende la maggior parte degli imputati – a nostro avviso quanto accaduto in aula è sconcertante e rivela il fatto che probabilmente Modena e diciamo il suo tribunale è abbastanza ‘sensibile’ ai richiami dell’industria. Io ho spiegato che non esistono presupposti giuridici, di legge per chiamare il sindacato come responsabile civile nel processo. Parliamo di scioperi e a Bologna tutti questi procedimenti vengono archiviati o comunque terminano con un’assoluzione perchè il fatto non sussiste: uno sciopero è uno sciopero. Se non si vincerà in primo grado a Modena, si vincerà in appello a Bologna".

v.r.