Raccolta porta a porta a Modena, il sindaco Muzzarelli: "Non torno indietro. Ma deve cambiare la qualità del servizio"

"Il modello ’misto’ va bene però bisogna raccogliere i sacchi in strada più in fretta di quanto stiamo facendo. Ora ci sono troppi ritardi". E in tutta la città arriveranno gli spazzini di quartiere dalle 6 alle 19

Il sindaco di Modena Muzzarelli

Il sindaco di Modena Muzzarelli

Modena, 6 giugno 2023 – Il porta a porta resta perché è "l’unico modo per aumentare la quantità di rifiuti differenziati (prima fermi al 59%)" e perché, nonostante i disagi e i tanti problemi da risolvere, alla fine "funziona". Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli non ha dubbi: il modello scelto "non si cambia". Quello che deve invece cambiare è "la qualità del servizio che il gestore Hera fornisce".

Sindaco, non le sarà di certo sfuggito il fatto che purtroppo la città è spesso sommersa da rifiuti abbandonati accanto ai sacchi gialli e blu non raccolti o raccolti con grande ritardo.

E’ accettabile?

"Assolutamente no. Io sono convinto che la maggior parte dei modenesi rispetta gli orari di esposizione quindi, se i sacchi restano in strada troppo a lungo significa che ci sono ritardi da parte di Hera. Bisogna raccogliere bene e più in fretta di quanto stiamo facendo. Dobbiamo far sì che il tempo di permanenza del sacchetto in strada sia il minore possibile".

E fin qui siamo tutti d’accordo. Ma come ci arriviamo a questo risultato?

"Ci arriviamo iniziando a raccogliere la spazzatura molto prima al mattino (ora, almeno sulla carta, si comincia alle 6, ndr), introducendo molti spazzini di quartiere e incrementando, una volta regime, la frequenza dei passaggi di raccolta".

Parliamo dello spazzino di quartiere: come sarà organizzato il servizio?

"Ci saranno 20 operatori dedicati a questo in tutti i quartieri di Modena. Saranno operativi tutti i giorni, dalle 6 alle 19 e, oltre a tenere pulita la città, segnaleranno anche eventuali problemi di conferimento o di abbandoni".

Ecco la parola chiave: abbandoni. Da quando c’è il porta a porta per motivi a volte incomprensibili la quantità di spazzatura buttata ovunque è aumentata tantissimo. Che si fa?

"Gli abbandoni sono uno dei problemi principali e sono odiosi perché costano tanto e creano degrado. Anche prima del nuovo sistema a Modena spendevamo oltre 300mila euro l’anno per pulizie e recuperi di ingombranti".

E fare qualche multa?

"Una cosa è l’abbandono doloso ai danni di tutta la comunità e un’altra è l’errore per esempio nell’esposizione di un sacco. Nel primo caso è giusto intervenire. Infatti nel 2022 abbiamo fatto 655 sanzioni e nel 2023 669 fino a fine maggio. Ma la strada giusta da percorrere è quella del dialogo e del confronto civile".

E allora bisognerà investire molto per rendere il servizio di Hera più efficiente e puntuale, cosa che ora non è.

"Sì. Ma dobbiamo anche spiegare ai cittadini che fare la raccolta differenziata non è solo un dovere civico importantissimo e che fa bene all’ambiente, ma conviene anche economicamente".

Sindaco, non mi pare che la Tari sia diminuita. Io cittadino mi impegno a differenziare tutto ma pago sempre la stessa cifra...

"La Tari non è aumentata e non aumenterà. Contemporaneamente, grazie al rilascio delle Carte Smeraldo, abbiamo scoperto molti ’evasori totali’. Al 31 maggio sono state coinvolte nella trasformazione 84.837 utenze e per completare ne mancano 15mila. Al momento sono circa 3mila le utenze che si sono regolarizzate a fronte dei cambiamenti"

La zona più problematica in questo senso quale è?

"Il centro storico sicuramente. Lì ci sono molte utenze sconosciute. Abbiamo avuto solo l’83% di ritiro kit...".

In questi giorni il ’porta a porta’ debutta in quella che possiamo definire, dopo il centro storico, la zona più critica: il quartiere 2 e in particolare la zona musicisti. Un contesto molto difficile. E’ pronto?

"Sì certo. La città costruita negli anni ’60 e ’70 ha caratteristiche diverse da zona a zona. I condomini da 50 a 90 famiglie sono ’delicati’ perché non hanno spazi comuni pensati allora per tante funzioni oggi ritenute importanti. Ecco perché nei quartieri 2 e 4 occorre individuare delle soluzioni ad hoc con gli amministratori di condominio".

Sindaco, molti cittadini non utilizzano la Carta Smeraldo per conferire i rifiuti indifferenziati perché temono rincari. E’ così?

"No. Tra un po’ di tempo (mesi) Modena andrà a tariffa puntuale. Non ora. E la tariffa puntuale si calcola secondo il principio ’chi più inquina più paga’ e quindi si calcola sull’indifferenziato. E viene premiato chi produce meno rifiuti. Dopo la trasformazione completa del servizio, tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, quando sarà approvato il bilancio e la Tari 2024, lavoreremo a scenari di simulazione di tariffa puntuale".

Il sindaco Lepore, a Bologna, ha fatto retromarcia: stop al porta a porta in centro e grande ritorno dei cassonetti. Lei proprio non si vuole convincere vero?

"No. Andiamo avanti migliorando il servizio. Bologna non ha mai avuto il nostro sistema ’androni’".

A Castelfranco invece il suo collega Gargano ha scelto di lasciare i cassonetti anche per plastica e carta con l’apertura attraverso la Carta Smeraldo. Anche questo non le va bene?

"No. Il modello stradale ha una qualità di raccolta bassa".

Quindi dobbiamo farci andare bene questo modello e avere fiducia nel fatto che il servizio sarà potenziato e migliorato (anche con lo spazzino di quartiere) e la città sarà più pulita?

"Esatto. Ma in queste settimane stiamo riprogrammando altre assemblee con i quartieri perché vogliamo capire cosa non va e cosa modificare, cosa serve e cosa invece funziona. Vogliamo parlare con i cittadini e andare loro incontro. Solo tutti insieme e con impegno vinceremo questa sfida".