Il sonno disturbato dalle tecnologie attive

Un sondaggio degli studenti rivela che molti non dormono abbastanza e si addormentano con lo smartphone sul comodino

Il sonno disturbato dalle tecnologie attive

Il sonno disturbato dalle tecnologie attive

Venerdì 17 marzo 2023 sarà la giornata mondiale del sonno. La giornata mondiale del sonno è un evento annuale che ha lo scopo di richiamare l’attenzione sull’importanza del sonno per la salute e il benessere.

Un sonno profondo e ristoratore che riesca ad interessare almeno 8 ore a notte (in un adulto sano) permette un totale recupero delle energie psicofisiche spese durante la giornata e di affrontare il giorno successivo con l’energia e le risorse necessarie.

Negli ultimi anni i dispositivi elettronici sono entrati prepotentemente in quasi ogni aspetto della nostra quotidianità cambiando le modalità con cui ci si addormenta e la qualità stessa del riposo.

L’accesso facilitato a dispositivi come pc, smartphone e tablet a ridosso del momento di coricarsi ha dilatato il tempo necessario per addormentarsi e reso meno stabile la fase centrale del riposo. Il dispositivo elettronico ha la capacità, infatti, non solo di dilatare il tempo percepito di utilizzo, ma di annullarlo.

"Guardo qualcosa 5 minuti", stacco e mi rendo conto che ne sono passati 45: da qui aumenta l’ansia.

All’interno della nostra 3° media, alcuni di questi dati sono stati registrati per mezzo di un sondaggio: ne è emerso che più della metà degli alunni della classe non dorme le ore consigliate dagli esperti. È stato registrato anche un caso in cui il sonno non supera le 4 ore per notte. Durante l’uso di tecnologie attive viene rilasciata dal cervello una sostanza chiamata dopamina, la quale dà una forte sensazione di piacere. Questa sostanza, se rilasciata in quantità anomale, ne fa rimanere il cervello privo.

Esso, infatti, non sarà più in grado di fornirla in altri casi in cui è necessaria. Ciò provoca una sensazione di noia e ansia continua.

Dormire male la notte, fare incubi, svegliarsi spesso, fare fatica a riaddormentarsi, sono tutte conseguenze di cattive abitudini, dovute anche all’uso dei dispositivi mobili. Questi ultimi emettono onde magnetiche che alterano il sistema di autoregolazione dei nostri processi biologici; ma come ridurre l’assorbimento di onde magnetiche? Esse vengono prodotte non solo dai telefoni cellulari, ma anche da altri dispositivi che funzionano tramite rete wireless (come tablet, pc e tv) e che sarebbe bene spegnere e posare in una stanza diversa da quella in cui si dorme.

Un altro dato registrato dal nostro sondaggio è appunto il fatto che più della metà di noi dorme con il cellulare, in carica, sul comodino.

Azione che ha delle conseguenze, talvolta, psicologicamente gravi. Venerdì 17 marzo, sarà la giornata mondiale del sonno: bastano pochi gesti semplici per prendersi cura del proprio riposo e trarne grandi benefici. Il sonno è fondamentale per la salvaguardia della tua salute!

Leonardo Gremo

Maria Vittoria Muzzu