"Il successo? Capire come gioca la nostra testa"

Oggi Nicoletta Romanazzi, la ’mental coach’ dei campioni, presenta il suo libro in Fiera. La prefazione firmata dal velocista Jacobs

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di Maria Silvia Cabri

"Tutto parte dalla testa": sono le parole di Nicoletta Romanazzi, la mental coach più famosa d’Italia, che ha allenato atleti che hanno trionfato alle recenti Olimpiadi di Tokyo come Marcell Jacobs (oro nei 100 metri e nella staffetta 4x 100) e che segue anche calciatori di serie A. Quelli che lei chiama "i miei ragazzi". Atleti, ma non solo, come lei stessa spiegherà stasera alle 18.30 nell’ambito di ‘LibriAMOdena, alla fiera di Modena, dove presenterà il suo libro ‘Entra in gioco con la testa’, edito da Longanesi.

Perché questo libro?

"L’idea è nata un anno prima delle Olimpiadi. Credo che gli argomenti che tratto siano essenziali per migliorare la qualità di vita e vorrei che la platea di coloro che possono usufruire dei miei consigli si ampliasse. Anzi questa materia andrebbe insegnata a scuola".

A chi si rivolge?

"A tutti! Chiunque può essere destinatario di un percorso di coaching. Alcuni mi chiedono se riguarda solo gli sportivi professionisti: no perché io seguo le persone a prescindere da quello che fanno nella vita in quanto i meccanismi interiori sono gli stessi. Io lavoro sulla persona".

Lei parla di un ‘non-metodo’… "Non seguo protocolli: non so cosa farò prima di aver incontrato la persona. Lo capirò nel momento in cui l’avrò davanti. Certo sono in possesso di tanti strumenti e tecniche (respirazione, ipnosi, Voice Dialogue, S.f.e.r.a Coaching, problem solving strategico), ma l’ascolto e l’apertura verso gli altri sono fondamentali per capire quello che la persona ci comunica e quali competenze porre in essere".

Da dove deriva il titolo?

"Dobbiamo imparare a capire come ‘gioca’ la nostra testa. Solo in quel momento le persone potranno essere motivate, rese indipendenti, consapevoli di come funzionano mente, sentimenti, potenzialità, emozioni. Tanto più comprendiamo quelle nostre parti che abbiamo rinnegato, quanto più siamo in grado di scegliere di modificare quello che non è funzionale per noi e che tende a sabotarci. Se per agire si aspetta il momento in cui non si avrà paura, probabilmente non lo si farà mai. Quando ti alleni a superare la tua paura accedi a un grande potere trasformativo".

La prefazione è scritta da Jacobs. Dopo la vittoria, come ha gestito la pressione?

"È stato uno degli aspetti che abbiamo trattato: ci siamo detti ok, andiamo avanti, piedi per terra. Occorre imparare a lasciare andare il passato e ricominciare a lavorare il presente, ricostruire nuovi obiettivi".