ALBERTO GRECO
Cronaca

Il terremoto del 2012 . Incontri, messe e veglie per non dimenticare

Il 20 e il 29 maggio restano date scolpite nella memoria di tutti. Nei comuni del cratere tante iniziative in memoria delle vittime .

Il 20 e il 29 maggio restano date scolpite nella memoria di tutti. Nei comuni del cratere tante iniziative in memoria delle vittime .

Il 20 e il 29 maggio restano date scolpite nella memoria di tutti. Nei comuni del cratere tante iniziative in memoria delle vittime .

Il 20 maggio resta una data ben scolpita nella memoria delle popolazioni dell’Area Nord, quelle che si trovarono sulla linea del cratere sismico, che con una potenza di magnitudo 5.9 si sviluppò con epicentro a Finale. E a pochi giorni di distanza – il 29 maggio – altre tre violente scosse, la maggiore di intensità 5.8, si abbatterono su un territorio già duramente ferito. Sono tanti Comuni che in questi giorni ricorderanno la giornata di 13 anni fa. A San Felice ci sarà una messa che sarà celebrata presso la chiesa di piazza Italia, alle 18.30. La funzione sarà accompagnata dal coro 1130. Anche Medolla e l’Unione Comuni Modenesi Area Nord si unirà nell’anniversario con una commemorazione alla presenza delle autorità locali alle 19 davanti al monumento delle vittime del sisma in piazza del Popolo. Nella stessa giornata a Finale alle 8 sarà celebrata in Duomo una messa a suffragio delle vittime. Mentre a Mirandola alle 20 nella sala della Fondazione Cassa di Risparmio (piazza Matteotti, 2) si terrà un incontro pubblico in cui la Regione presenta il nuovo Foglio Geologico Mirandola, realizzato nell’ambito del Progetto di Cartografia Geologica d’Italia, uno strumento di conoscenza, rivolto alla comunità tecnico-scientifica e alla cittadinanza, fondamentale per ogni attività di pianificazione del territorio, Protezione civile e tutela dell’ambiente. Altre iniziative sono in programma per il 29 maggio. Il bilancio di quei tragici giorni fu pesante: 28 morti, 300 feriti, 45mila persone sfollate e danni per 12,2 miliardi di euro, con 66mila imprese coinvolte in una delle aree più produttive del Paese. A 13 anni di distanza tanta parte della ricostruzione, soprattutto privata, è stata portata a termine, ma ci sono ancora oggi qualche centinaio di cittadini e imprese che non hanno ancora chiuso i cantieri o rendicontato i lavori di ristrutturazione delle case. E resta da completare il restauro di gran parte del patrimonio pubblico e religioso, ovvero di quei beni identitari che fino a quando non saranno restituiti alle comunità colpite non consentono di mettere la parola fine al percorso di ricostruzione. Tanto che i termini per la rendicontazione delle opere di privati e imprese sono stati prorogati al 31 dicembre. Nel frattempo, la struttura commissariale per la ricostruzione, creata per l’emergenza dopo il terremoto, è ora affidata alla Agenzia Regionale Ricostruzioni, erede della Agenzia per la Ricostruzione – Sima 2012.

Alberto Greco