Il vicario generale Giuliano Gazzetti nominato ’rettore’ della Cattedrale

Designati nuovi canonici del Capitolo don Gian Paolo Sambri, don Claudio Arletti e don Bertacchini. Diverse novità anche in provincia: don Trevisan amministratore di parrocchie nel Pavullese

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di Stefano Marchetti

Monsignor Giuliano Gazzetti, vicario generale dell’arcidiocesi di Modena, è stato nominato anche arciprete del Capitolo dei canonici della Basilica Metropolitana, dunque arciprete della Cattedrale di Modena. L’arcivescovo Erio Castellucci ha inoltre designato alcuni nuovi canonici del Capitolo: don Gian Paolo Sambri, don Claudio Arletti e don Carlo Bertacchini.

Come arciprete del Capitolo Metropolitano, monsignor Gazzetti riceve il testimone da monsignor Luigi Biagini, scrupoloso arciprete nonché cerimoniere della diocesi, che a sua volta lo aveva acquisito nel 2016 da monsignor Giacomo Morandi, chiamato in Vaticano alla Congregazione per la Dottrina della fede (da qualche mese è vescovo di Reggio Emilia). Tra gli ‘storici’ arcipreti, non si possono dimenticare monsignor Rino Annovi e monsignor Giuseppe Pistoni. "Accolgo questa nomina come una notevole responsabilità – ci ha detto monsignor Gazzetti –. Il Duomo di Modena è il centro e il cuore della diocesi, il volano di tutta l’attività pastorale. E tanto più oggi che sulla Cattedra di San Geminiano siede monsignor Castellucci: al suo magistero è rivolta l’attenzione non soltanto della nostra diocesi". Al Duomo di Modena guarda tutta la Chiesa italiana.

Al Capitolo Metropolitano compete l’officiatura solenne della Cattedrale, così come la sua amministrazione (per esempio, i rapporti con le istituzioni anche per la cura e i restauri del Duomo, ‘Domus Clari Geminiani’ e patrimonio Unesco) e l’arciprete è quindi come un rettore. Il Capitolo si occupa di alcuni servizi religiosi della Cattedrale ma l’organizzazione di altre attività, come per esempio il catechismo dei ragazzi, attiene invece alla parrocchia di competenza. Già più di tre anni fa, nell’ambito del riordino delle diverse comunità, la parrocchia del Duomo è stata soppressa e i fedeli sono stati affidati alla cura della parrocchia di Sant’Agostino - San Barnaba. Arciprete e parroco sono quindi due figure distinte anche se complementari.

Ieri sono state rese note anche altre nomine che l’arcivescovo ha effettuato durante l’estate. Don Maurizio Trevisan, vicario episcopale per l’ambito pastorale e rettore del Seminario, riceve l’incarico di amministratore parrocchiale delle comunità di Castagneto, Iddiano, Montorso, Niviano e Verica di Pavullo. Don Davide Cerfogli, già vicario a Pavullo, è stato nominato vicario per le parrocchie di Sant’Adriano III Papa e San Giovanni Battista a Spilamberto, con un particolare mandato per la pastorale dei giovani. Per Zocca, Ciano, Missano, Montalbano, Monteombraro, Montetortore e Rosola, sarà vicario parrocchiale don Andrzej Adam Dudek, di origini polacche.