Il video folle: «Ci aspetta la droga»

MORIRE per una corsa folle in autostrada, filmarsi in diretta a 220 all’ora con incoscienza assoluta per i rischi per sè e per gli altri, dire senza ritegno che si sta andando a Rovigo per prendere la droga. Un brutto video è diventato l’ultimo ricordo lasciato dai due giovani morti l’altra notte in autostrada.

NON ERA il primo di questo genere a essere postato in diretta su Facebook da Fausto Dal Moro. Solo una decina di giorni prima un altro, forse anche più pazzesco ma fortunatamente senza conseguenze, aveva registrato il viaggio dei due amici verso una festa a Praticello.

Una corsa a 200 all’ora tra le strade di campagna, sempre con quella Bmw di Luigi Visconti sulla quale il proprietario sembrava trasformarsi. La sera di Praticello, raccontano amici dei due ragazzi, il viaggio era finito con un litigio pesante tra i due.

DAL VIDEO sembra che il problema fosse la strada sbagliata, ma gli amici dicono che a scatenare la reazione di Dal Moro fosse stata anche quella corsa a tutta velocità.

La lite sarebbe sfociata in un contatto fisico, un pugno avrebbe colpito Visconti.

A quel punto Dal Moro era stato abbandonato dal compagno e aveva dovuto tornare a piedi a casa, percorrendo alcuni chilometri fino a Correggio.

POCHE SERE dopo però gli amici erano di nuovo insieme. E il rito del video - un’abitudine di Dal Moro - vede ancora i due giovani fuori controllo esaltare la velocità di quella Bmw, mentre sono diretti a una festa techno a Rovigo. La velicità è così esagerata che un’amica, vedendo il video, li chiama preoccupatissima, pochi minuti prima dell’incidente: «Ho urlato a Luigi di tirare su quel c.... di piede dall’acceleratore, che altrimenti ti vai a schiantare. Ce l’avrò sempre impressa nella mente questa frase».

L’AUTO supera i 200 kmh, arriva ai 220. Del Moro prova a far fermare l’amico chiedendogli di fare una sosta a un autogrill, ma il compagno non ne vuol sapere: «No, per niente, ci sta aspettando la droga e il resto».

Si sente Del Moro dire alcune volte no, poi il video si interrompe. Mancano pochi minuti allo schianto e poi alla discesa dei due amici dall’auto, per essere poi falciati da un’auto in arrivo.

DROGA E VELOCITÀ hanno provocato durissimi commenti sui social verso i due giovani. C’è la condanna per il rischio che in modo incosciente hanno fatto correre ad altre persone. Ma tra gli amici e i conoscenti c’è chi chiede di non infierire su due persone morte, la cui colpa è peraltro evidente.

«CERTAMENTE hanno sbagliato, è chiaro a chiunque guardi il video - scrive Matteo Iori, ex presidente della cooperativa Papa Giovanni XXIII -. Nessuno vuole giustificarli. Vorrei però solo dire che Fausto ha avuto una vita molto più faticosa e complicata rispetto a quella di molti di noi. In questi contesti è davvero difficile costruirsi un equilibrio che aiuti a essere sufficientemente razionali in certe circostanze. Piuttosto che riempire di insulti due ragazzi che sono morti, credo sarebbe meglio mantenere un minimo di umanità e stare in silenzio. Ricordo che quando ero giovane morivano tanti ragazzini il sabato sera, ma nessuno ai funerali li insultavano dicendo che erano ubriachi».