"Il virus fa paura, quasi tutti scelgono l’Italia"

I titolari delle agenzie di viaggio: "Incombe anche l’incertezza e il timore di dover fare la quarantena. Le cose cambiano velocemente" .

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di Valentina Reggiani

La paura del virus incombe sulle vacanze. Ecco perché la maggior parte dei modenesi ha preferito l’auto all’aereo o al treno e soprattutto ha scelto di restare in Italia. Lo confermano i titolari delle agenzie viaggi. Tra le Regioni più quotate c’è la Calabria, ma in tanti non disdegnano Puglia e Sicilia.

"Diciamo che la gente è in parte impaurita, in parte incerta: nel senso che le cose cambiano velocemente – spiega Rita Martinelli di Exagon Viaggi – Giugno è stato un po’ un mese di transizione e non abbiamo avuto prenotazioni. Poi qualche richiesta è arrivata: due o tre prenotazioni per Spagna e Grecia ma per il resto solo vacanze italiane. Le persone hanno preso coscienza del fatto che se seguono le dovute precauzioni, i rischi non ci sono anche perchè le strutture ricettive hanno attuato tutte le procedure di sicurezza necessarie. Quest’anno le più richieste sono state Puglia e Calabria ma anche Sicilia e Sardegna. E’ fondamentale per alcune di queste registrarsi prima dell’arrivo e invito sempre i miei clienti a restare aggiornati sul sito ‘Viaggiare Sicuri’ soprattutto per chi esce dall’Unione Europea. Se non altro – sottolinea la titolare – molti hanno capito l’importanza di appoggiarsi alle agenzie. Abbiamo aiutato tanti modenesi a tornare a casa".

Martinelli conferma poi come molti scelgano l’Italia anche per evitare i giorni di isolamento previsti, ad esempio, nel Regno Unito. "Tante richieste sono però arrivate dalle badanti che volevano tornare nel proprio paese d’origine ma i voli non c’erano. Alcune si sono organizzate da sole, con viaggi in autobus. Per la prima volta abbiamo l’Italia tutta per noi: una possibilità che difficilmente tornerà. Possiamo visitare la capitale senza fare code nei musei, passeggiare senza folla in piazza di Spagna e scoprire le città storiche sotto un’altra ottica, come se fossimo tornati negli anni cinquanta. Insomma, guardiamo il bicchiere mezzo pieno".

A confermare l’inattività o quasi delle agenzie viaggi è anche Giusy Volpi de ‘Le volpi Ciccione’. "Chi arriva in agenzia per chiedere informazioni non dà l’idea di aver timore a viaggiare a causa del virus ma piuttosto di non riuscire a rientrare in Italia o comunque di dover osservare i periodi di isolamento. Teniamo presente che il dietrofront del Governo per quanto riguarda ad esempio i posti sui treni è costato il viaggio a tante persone che ora optano solo per gli spostamenti in auto. Quello che si teme sono le autostrade intasate per tutto il mese. Le prenotazioni sono praticamente inesistenti – sottolinea Volpi – tanti cittadini si spostano autonomamente per raggiungere seconde case o amici. Quello che si avverte è comunque la necessità, dopo un periodo di forte stress, di staccare ma senza allontanarsi troppo: a far da deterrente c’è anche il fatto che sull’estero la situazione cambia di continuo. Ad esempio ora è ripreso il turismo in Croazia e qualche timido interesse c’è ma per quanto riguarda me e tanti altri colleghi si lavora solo su appuntamento oppure per risolvere i problemi a chi deve rientrare e non riesce. E’ il caso di tanti lavoratori ghanesi bloccati nei propri paesi d’origine pur avendo il lavoro a Modena".