Il volto del nuovo Modena Il gruppo valorizza i solisti

Reparti vicini, le due punte che aiutano il centrocampo in copertura. Tremolada segna e fa segnare, Manconi finora sempre protagonista.

Il volto del nuovo Modena  Il gruppo valorizza i solisti

Il volto del nuovo Modena Il gruppo valorizza i solisti

Quanto tempo può servire ad una squadra per prepararsi ad un nuovo corso, immagazzinare una filosofia diversa dalla precedente e mettere tutto ciò in campo? La risposta certa non esiste, si potrebbe dire che dipende dai tanti fattori che anche il mercato può cambiare. Altrettanto vero è che in pochi pronosticavano un impatto del genere di Paolo Bianco sul Modena. Oltre ai risultati (che, intendiamoci, aiutano molto nei commenti odierni) emerge un dettaglio che basterebbe a capire quanto il Modena ci abbia messo poco a rispecchiarsi nella nuova guida tecnica: la volontà di imporsi, quando possibile già dal primo minuto. A Cosenza è capitato dalla mezz’ora, in quella serata i canarini dovettero subire un avvio sprint degli avversari. Ma con Ascoli e Pisa non v’è dubbio che da Gagno a Manconi, gli undici gialloblù schierati in campo titolari avessero chiarissime tutte le idee in testa. In fase di possesso e non, perché sarebbe ingiusto non riconoscere che anche nei piccoli momenti di sofferenza il Modena non ha mai perso le distanze tra i reparti e molto lo fa il lavoro degli attaccanti. Dall’alto delle tribune si nota benissimo: Tremolada diventa quasi un vertice alto di un tridente molto vicino e compatto che chiude le vie centrali. I terzini non perdono di vista i centrali e si muovono a fisarmonica, idem i tre centrocampisti. Si parla, in questi casi, di identità ben precisa. E in questa identità di squadra si elevano i singoli. Già detto di Tremolada, bisogna annotare che in 5 dei 4 gol segnati dal Modena in una settimana c’è sempre lo zampino di Manconi (con assist o supporti vari) e che Strizzolo viaggia già ad una media superiore dei precedenti 5 mesi modenesi. Unico neo (piccolo) è la gestione del possesso palla, qui il Modena deve migliorare progressivamente per non incorrere in inutili sofferenze come con il Pisa, sofferenze che non hanno portato ad occasioni clamorose ma evitabili con una qualità di palleggio e una tranquillità diversa. Arriva la pausa in aiuto, una pausa piacevole. Nella quale limare i dettagli che il meticoloso Bianco non lascia passare inosservati e forse si nasconde proprio all’insaziabilità dell’esordiente allenatore la partenza record della sua squadra.

Alessandro Troncone