GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Illuminazione nel mirino: "Concessioni prorogate ma sono illegittime"

Rossini contesta la variazione di bilancio che prevede il riaffidamento a Hera Luce "Il Tar ha rilevato una violazione della concorrenza: spese legali per 60mila euro"

Polemica sulla pubblica illuminazione

Polemica sulla pubblica illuminazione

Modena, 20 maggio 2025 – Nascosta nelle maglie della terza corposa variazione di bilancio sottoposta al Consiglio comunale troviamo l’ennesima proroga della concessione del servizio di illuminazione pubblica ad Hera Luce già dichiarata illegittima dal Tribunale amministrativo e dal Consiglio di Stato con un esborso per spese legali a carico dei cittadini modenesi di circa 60 mila euro". La considerazione è stata espressa in Consiglio comunale da Elisa Rossini (nella foto), vicecapogruppo in Consiglio comunale per Fratelli d’Italia.

"Nel 2022 – ha detto Rossini in aula – il Tribunale amministrativo annullò una delibera di proroga della concessione ad Hera Luce per violazione della disciplina sulla concorrenza evidenziando come il Comune, in base alla normativa vigente, avrebbe dovuto sin dal 2021 procedere al bando pubblico per definire l’affidamento della concessione. Siamo nel 2025 e con la terza variazione di bilancio si erogano ancora somme ad Hera Luce sulla base dell’affermazione che il bando ha una procedura complicata e quindi fino al gennaio 2026 non ci sarà l’aggiudicazione". Riassumendo: "il Comune doveva procedere a partire dal 2021. Non lo ha fatto, affrontando un contenzioso in cui è risultato soccombente e nonostante ciò continua ad essere inadempiente alle sentenze allungando ulteriormente i tempi ed esponendosi ad ulteriori impugnazioni giudiziali e conseguentemente all’esborso di somme per spese legali. E nel frattempo aumenta il corrispettivo riservato ad Hera Luce".

Nella delibera annullata dal Tar con sentenza pubblicata nel 2023, il corrispettivo annuale per il servizio di illuminazione pubblica era stato indicato per l’anno 2022 nella somma di 6 milioni e 400mila euro. "Successivamente attraverso l’adesione del Comune ad un atto unilaterale predisposto e proposto da Hera Luce il corrispettivo in favore di Hera Luce è stato stabilito, in 5 milioni e 594mila euro più Iva (quindi in misura superiore all’importo del 2022 e sempre in assenza di gara). L’atto unilaterale è allo stato il ’titolo amministrativo’ per la gestione temporanea del servizio". Quindi, conclude Rossini, " il corrispettivo è determinato senza che si sia ancora proceduto al bando e alla successiva aggiudicazione".

È chiaro che, "pur tenendo conto della necessità di non lasciare la città al buio, il Consiglio comunale non può prendersi la responsabilità di autorizzare l’impegno della somma aggiuntiva stanziata nella terza variazione a fronte di un atto unilaterale che di fatto ha stabilito l’obbligo in campo al Comune di corrispondere a favore di una società del gruppo Hera un canone in assenza di gara. I cittadini modenesi vogliono vedere illuminate le proprie strade, ma nel contempo sapere che l’affidatario del servizio di illuminazione pubblica garantisce la migliore combinazione tra offerta tecnica e prezzo e su questo il Comune continua a nascondersi dietro alle difficoltà delle procedure eludendo le sentenze che lo hanno visto soccombente".