VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Imprenditore ‘sparito’ in 19 minuti: la famiglia incaricherà un investigatore privato

La sorella di Salvatore Legari: "Siamo molto legati, spero si arrivi presto alla verità"

L'imprenditore scomparso Salvatore Legari: è sparito nel nulla lo scorso 13 luglio
L'imprenditore scomparso Salvatore Legari: è sparito nel nulla lo scorso 13 luglio

Modena, 17 novembre 2023 – Alle 16 ha salutato un’amica, spiegandole che si trovava in cantiere (a Lesignana) e che doveva rientrare per fare alcuni conti. Alle 16.19 il suo cellulare ha iniziato a squillare a vuoto.

Eppure, secondo gli amici e i parenti, Salvatore Legari viveva con le cuffiette alle orecchie e rispondeva sempre, ad ogni squillo. Cosa è successo in quei 19 minuti?

E’ in quel brevissimo arco di tempo che l’imprenditore 54enne, padre di due figli e scomparso nel nulla lo scorso 13 luglio è incappato in qualcosa di pericoloso? E’ quanto si chiedono i familiari dell’uomo che sperano di poterlo riabbracciare, pur temendo il peggio.

La famiglia, ora, sta pensando di affiancare ai legali un investigatore privato al fine di far luce su quanto accaduto al 54enne, scavando nei rapporti di lavoro soprattutto.

"Mi sentivo molto spesso con mio fratello – racconta la sorella, Floriana, che fatica a trattenere le lacrime – lo avevo sentito una settimana prima della scomparsa. Lo chiamavo solitamente la mattina per sapere come stesse ed era sempre solare, allegro. Con lui ho un legame molto forte, da sempre – spiega Floriana Legari – e non riesco a parlarne al passato. Non mi aveva mai fatto intendere che avesse qualche tipo di problema: mi diceva solo che non vedeva l’ora di finire i cantieri per poter pagare il socio e chi lavorava con lui e per raggiungerci il prima possibile.

La mattina del 14 luglio – spiega ancora Floriana – mi hanno chiamato chiedendomi da quanto io non lo sentissi. Ho saputo che alle 13 era andato al lavoro ed era rimasto al telefono con un’amica dalle 15.45 alle 16.

Dalle 16.19 aveva smesso di rispondere, fino all’arrivo di quel messaggio automatico ("Sto arrivando"), la sera, alle 20 che sicuramente non aveva inviato lui. Quel pomeriggio – spiega ancora la sorella dell’uomo – doveva ricevere il denaro per i lavori svolti.

Quando ho appreso della scomparsa, sono subito salita a Modena e ho sempre insistito sul fatto che, conoscendo mio fratello, non si sarebbe mai allontanato: lo conosco troppo bene.

Ho sempre escluso l’allontanamento volontario e spero si arrivi presto alla verità. Quando ho visto gli scavi, ho avuto un tuffo al cuore".