In arrivo altri 14 velox. Lega: "Fanno cassa"

Criticato il progetto approvato in Unione. Bonzanini: "Nessuna reale volontà di fare prevenzione. Perché non si realizzano rotatorie?"

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"Più che ‘Unione Strade Sicure’ siamo davanti ad un progetto di ‘Unione Strade Redditizie’". Giulio Bonzanini, consigliere capogruppo di ‘Lega per Salvini Premier’ Unione delle Terre d’Argine, pone in discussione uno dei punti del bilancio di previsione dell’ente, approvato mercoledì sera in Auditorium Loria alla presenza delle sole maggioranze. "Tra le criticità e le incognite evidenti di questo bilancio – spiega il consigliere – vi è la prosecuzione del progetto ‘Unione Strade Sicure’, una misura che, al netto del nome ‘accattivante’, nasconde la volontà di anteporre le casse dell’Unione ad una reale volontà di creare sicurezza attraverso una viabilità più fluida e a misura di cittadini ed imprese".

"Comprendiamo – sottolinea – l’esigenza dell’ente di dover attingere a sempre maggiori risorse per poter far fronte alle diverse spese, molte delle quali non-colpevolmente in aumento. Però, troviamo francamente scorretto appellarsi ad un progetto che più coerentemente dovrebbe chiamarsi ‘Unione Strade Redditizie’, dato che l’aumento vertiginoso di strumenti di rilevazione semaforica (e non solo) non va di pari passo con i doverosi controlli e la deterrenza necessaria ai fini della sicurezza stradale".

A sostegno della sua tesi, il Gruppo Lega per Salvini Premier fa riferimento a dati e affermazioni rilasciate in varie occasioni, "non solo dall’assessore competente del Comune di Carpi ma anche dalla dirigente di Polizia Locale. Hanno lodato il calo di sinistri avvenuti nell’incrocio presente tra le vie CavallottiMarxUgo da Carpi. Però al tempo stesso, oltre al rilevatore già presente, se ne vogliono applicare altri tre, oltre che all’incrocio successivo. Due le opzioni: o le affermazioni fatte e i dati forniti non corrispondono al vero; oppure, se si constata la già sufficiente efficacia di uno strumento presente, non si ravvede la necessità di applicarne altri tre. Se non per fare cassa". "Ci sono varie falle di questo progetto – chiosano Bonzanini e Paolo Vincenzi – che più che ‘sicuro’ fossilizza l’attuale situazione di una viabilità locale piena di criticità, senza che se ne veda una soluzione alla luce delle misure proposte che paiono di natura unicamente sanzionatoria e non preventiva e di controllo".

Rifacendosi poi alla prevista "installazioni di tre autovelox fissi, e ben undici installazioni di box autovelox", Bonzanini cita vari esempi di ‘criticità’, come "doppia installazione a ridosso dell’incrocio della Statale Romana Sud con via Marx, definito giustamente problematico con 16 sinistri stradali negli ultimi 5 anni. Un incrocio nel quale da più anni si ipotizza e si chiede la costruzione di una rotatoria: si preferisce invece sviare il problema posizionando autovelox fissi in entrambi i sensi di marcia. Analogo discorso riguarda l’ipotesi di installazione in via Cavata, dove si era invece proposta la costruzione di una rotatoria nell’incrocio con via Tre Ponti. Inoltre, nel lungo elenco, manca stranamente via Nuova Ponente, ovvero la terza per numero di incidenti, anche mortali, e che forse sarebbe stata tra le poche che potevano comprensibilmente vedere il posizionamento di uno strumento di rilevazione che attenuasse la velocità in un tratto critico".

"Il progetto rientra in una più ampia attività che coinvolge la Polizia locale e i quattro comuni – interviene Mariella Lugli assessore alla Sicurezza del comune di Carpi –. Inizialmente ci potrebbe essere un incremento delle sanzioni amministrative, ma con il tempo si ridurranno notevolmente, assolvendo così la funzione preventiva e repressiva che devono avere".

Maria Silvia Cabri