«In aumento i ragazzini obesi e sedentari Incentivare sport e giochi all’aria aperta»

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UNA vita a capo della Medicina dello Sport di Modena, presidente dell’associazione ‘Insieme si può’ per la promozione dell’attività fisica delle fasce deboli e appena eletto in Consiglio comunale. Il dottor Ferdinando Tripi ha un nuovo obiettivo: certificare il peggioramento delle capacità motorie di bambini e ragazzi, accertando una correlazione tra sedentarietà e ‘goffaggine’ nei più giovani.

Lo studio parte da un peggioramento dell’abilità motoria e percettiva dei più giovani. I dati lo confermano?

«I dati non sono ancora stati elaborati ma questo è il sentore avuto dopo i vari test. Ormai è chiaro che tra i bambini aumentano sedentarietà e obesità. Un tempo ci si arrampicava sugli alberi, si giocava nei cortili e si acquisivano capacità motorie. Oggi molti bambini non sono capaci di saltare, di fare le capriole».

Di chi è la colpa?

«Della società. Di genitori che non incentivano i bambini a uscire di casa ma li lasciano trascorrere ore sui videogiochi, di una scuola che non dà la giusta importanza all’educazione fisica e di società sportive che puntano al risultato piuttosto che a far emergere le capacità del bambino, emarginando chi è meno ‘bravo’. Questo fa sì che i ragazzini abbandonino presto l’attività sportiva perché non si sentono gratificati. Nel passaggio dalle medie alle superiori molti ragazzi smettono di fare sport».

Cosa hanno dimostrato i test?

«Il cosiddetto ‘bambino di strada’ li supera brillantemente, chi invece fa una vita sedentaria ‘attaccato’ agli schermi (tv, tablet, telefonini, pc) ha solo due visioni della realtà perché viene meno la visione laterale»

Quali sono le difficoltà riscontrate per alcuni bambini o ragazzi?

«Alcuni fanno fatica a mettere a fuoco oggetti lontani, non riescono per esempio a prendere una palla al volo. Manca la coordinazione oculo-manuale. Molti ragazzi hanno poca padronanza del movimento, non c’è uno sviluppo armonico della coordinazione e non hanno una visione completa del mondo circostante».

Si parla di bambini goffi... Studio a parte, la sua esperienza nel settore lo conferma?

«Certo, spesso manca il coordinamento occhio-mano. In questo l’attività fisica fin da piccoli è fondamentale».

Consigli ai genitori?

«Devono incentivare i figli a stare all’aria aperta, a fare sport proponendo diverse discipline senza focalizzarsi in un’unica attività. E non cercare il campione a tutti i costi».

val. b.