MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

In bici contro un furgone. Morto Davide Venturelli

Lutto a Cavezzo dove la vittima era molto conosciuta. Aveva 59 anni. L’incidente venerdì scorso a Cortile. Trasportato all’ospedale, non ce l’ha fatta.

Davide Venturelli, 59 anni, era stato trasportato in elisoccorso al Maggiore di Bologna

Davide Venturelli, 59 anni, era stato trasportato in elisoccorso al Maggiore di Bologna

La biciletta era la sua grande passione. Ogni volta che il lavoro glielo permetteva, prendeva la sua due ruote, e usciva per fare un giro, da solo o in gruppo. Davide Venturelli, 59 anni, di Cavezzo, non ce l’ha fatta: è morto ieri notte all’ospedale Maggiore di Bologna dove era stato trasportato in elisoccorso. Troppo gravi le ferite riportate nell’incidente avvenuto nel pomeriggio di venerdì mentre l’uomo era in sella alla sua inseparabile bicicletta. Erano quasi le 17 quando nelle campagne di Cortile, all’incrocio tra via Griduzza e via Cavetto-Gherardo, nel territorio comunale di Carpi, si è verificato il tragico impatto: la dinamica dell’incidente è attualmente in corso di accertamento da parte della Polizia locale dell’Unione Terre d’Argine.

Secondo le prime ricostruzioni, il ciclista sarebbe stato investito da un furgone, Peugeot, condotto da un 75enne: sbalzato a terra, le sue condizioni sono risultate subito molto gravi ed è stato trasportato con l’elicottero all’ospedale di Bologna, dove nella notte il suo cuore ha cessato di battere.

La notizia si è diffusa ieri mattina a Cavezzo, dove Davide e la sua famiglia sono molto conosciuti: il 59enne non aveva con sè i documenti né il telefono e solo in tarda serata, tramite il garmin della sua bicicletta è stato possibile ricostruire il percorso che aveva fatto, constatando appunto che era partito da Cavezzo.

Appassionato di sport e in particolare di ciclismo, Davide lavorava con il papà Lino nella ditta di ristrutturazione edile di famiglia: dal padre aveva ereditato la passione per il lavoro e la professionalità, serietà ed onesta, doti per le quali era molto stimato e apprezzato in paese.

L’intera Cavezzo piange ora la sua improvvisa e tragica morte: "Era la persona più buona che io conoscessi e lo dico senza retorica – afferma il sindaco Stefano Venturini -. Conosco personalmente lui come il papà Lino e la mamma Marisa, una famiglia molto unita. È un grande dolore per la comunità: la sua morte lascia un grande vuoto, era una persona molto stimata e ben voluta. Come il padre, era un artigiano d’altri tempi: piuttosto che fare un lavoro non bene non lo faceva, era così Davide, molto serio o onesto. E sempre attivo: lavoratore instancabile, attento e scrupoloso, amava lo sport, la bicicletta e viveva pienamente la realtà del paese. Ci stringiamo ai genitori e ai fratelli di Davide che mai dimenticheremo". La salma si trova a Modena, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Maria Silvia Cabri