"In crescita le macchine per ceramica"

Lamberti, presidente di Acimac: "Settore in aumento del 39% rispetto al 2020. E l’associazione vuole trovare partner e ingrandirsi"

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di Ylenia Rocco

Il 2021 per i costruttori di macchine e attrezzature per ceramica è stato un anno importante, che supera i rincari sui prezzi delle materie prime e dell’energia, ma anche l’insistente scenario pandemico internazionale. I risultati emersi dall’indagine statistica nazionale realizzata da Acimac descrivono un settore in crescita del +39% rispetto al 2020, con un fatturato che supera i 2 miliardi, riportando così i risultati vicini a quelli del 2017. "I dati emersi dall’assemblea di oggi sono molto positivi", ha commentato Paolo Lamberti, eletto ieri nuovo presidente di Acimac per il prossimo biennio. E con questi numeri, la proiezione al 2022 sembra essere altrettanto proficua: "Ci sono previsioni di crescita.- illustra il neopresidente- Chiaramente non al 39%, con numeri più bassi, ma siamo in un settore in cui il terreno è ancora positivo e ricco di entusiasmo dal punto di vista degli imprenditori". Questo è un comparto dall’altra parte in continua evoluzione, in base anche alle necessità legate all’energia: "Continuiamo -aggiunge Lamberti- a ricercare sistemi sempre più efficienti per cuocere le piastrelle". Dal punto di vista dei mercati internazionali: "Le esportazioni -continua il neopresidente Acimac-rappresentano il 74,9% di tutto il nostro fatturato, per cui siamo un comparto fortemente proiettato verso l’export". Nel 2021, proprio l’export, ha segnato un aumento del 41,8% con un fatturato pari a 1,541 milioni di euro, determinando un rialzo dopo il calo degli ultimi tre anni. L’unione europea si conferma ancora una volta la principale area di destinazione delle macchine italiane per ceramica, seguita dall’Asia del Sud e dal Centro e Sud America; mentre l’Asia dell’Est ha registrato un calo del 3% rispetto all’anno precedente. Valori positivi anche per il mercato italiano che registra un aumento del 31,2%.

Con l’elezione del nuovo presidente tuttavia ci sono anche nuovi propositi per Acimac: "L’obiettivo è di dare visibilità all’associazione,–rivela Lamberti– anche attraverso rapporti con altre associazioni come Confindustria Ceramica e Ceramicolor. Abbiamo bisogno di essere più grandi come gruppo e valuteremo la possibilità di integrare altre associazioni come abbiamo fatto negli ultimi anni, dove Ucima, associazione di packaging, e Amaplast, associazione di macchine per materie plastiche, sono entrate a Villa Marchetti. E oggi, grazie a questo, riusciamo ad avere un fatturato complessivo che ci permette di essere fortemente attrattivi, ma anche di fare lobbying, verso la parte politica".