MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

"In ospedale reparti senza aria condizionata"

La denuncia della consigliera Arletti (Fd’I): "Pazienti costretti a portarsi il ventilatore da casa". L’Ausl: "Ci risulta un solo caso"

Annalisa Arletti (Fratelli d’Italia)

Annalisa Arletti (Fratelli d’Italia)

"Non è accettabile che in piena estate in una struttura ospedaliera i reparti siano privi di aria condizionata funzionante e che i pazienti debbano portarsi i ventilatori da casa. Stiamo parlando di ambienti dove operano medici e infermieri in turni anche prolungati, dove vengono ricoverati anziani, pazienti fragili, bambini. E non è un problema secondario, ma l’ennesimo segnale di una manutenzione trascurata e di un sistema che non riesce più a garantire servizi essenziali in condizioni dignitose".

La capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale a Carpi e consigliere regionale, Annalisa Arletti, torna a denunciare le gravi criticità strutturali e gestionali dell’ospedale Ramazzini di Carpi, che sono aggravate in questi giorni dal malfunzionamento dell’impianto di climatizzazione in alcuni reparti, con conseguenti disagi pesanti per pazienti, operatori sanitari e personale. "Come già detto tante volte, siamo in presenza di una gestione che continua a sottovalutare le condizioni in cui versa la principale struttura sanitaria del territorio - prosegue Arletti -. Abbiamo chiesto più volte interventi strutturali e programmazione seria, ma la risposta è sempre stata parziale, spesso tardiva. Ora ci troviamo di fronte all’ennesima emergenza, che non può essere derubricata a semplice inconveniente tecnico. È una questione di rispetto per chi lavora e si cura all’interno dell’ospedale".

Il paradosso, secondo Arletti, "è che tutto ciò avviene in una regione che continua a presentarsi come modello nazionale in ambito sanitario. L’Emilia-Romagna ama raccontarsi come eccellenza, ma i fatti, ancora una volta, dimostrano il contrario. La realtà quotidiana è fatta di strutture che invecchiano senza una strategia vera di manutenzione, di disagi sistematici per il personale e di utenti costretti a subire le inefficienze".

L’Ausl ha comunque escluso problemi di questo tipo con una nota: "Il sistema è ovunque funzionante. Solo una paziente di un reparto, ha richiesto e ottenuto di poter disporre di un ventilatore personale. Scusandosi per il disagio - che può dipendere non solo dalle specifiche condizioni del singolo paziente, ma anche dalle dimensioni della struttura e dalla particolare esposizione al sole di alcune stanze, che fanno sì che il raffrescamento possa risultare non omogeneo in tutte le aree - l’Azienda assicura che il monitoraggio della situazione dei reparti è costante".

Maria Silvia Cabri