In piazza cantautori da tutta Italia "Cresciuti con Bertoli, ci ha ispirato"

Sassuolo, 8 giovani artisti sono stati selezionati nelle prefinali del festival: "Opportunità per farci conoscere"

Piazzale Della Rosa, l’area dove si accoglievano i nobili europei durante l’estate, giovedì sera ha ospitato 21 giovani artisti, uniti dalla musica cantautorale e provenienti da tutta Italia, per la prefinale del Premio Pierangelo Bertoli. L’indimenticato Bertoli quest’anno avrebbe compiuto ottant’anni e da venti ne conserviamo il ricordo nei testi di ognuna delle sue opere artistiche. Esibitisi in questo meraviglioso quadro, dove i faretti del palazzo Ducale ne illuminavano l’architettura e il pubblico, solo 8 (Guido Maria Grillo,Taverna Umberto I, Paola Candeo-Venerdì, Lorenzo Lepore, VIMA- Marco Mugavero, Laura Bonomi, PONENTE, Fabrizio Ganugi), tra i 21 artisti, sono stati selezionati per la finale, che si svolgerà al teatro Storchi di Modena.

"Partecipare a questo festival dedicato ad un cantautore che rappresenta la cultura della musica in Italia è molto interessante – ha affermato Guido Maria Grillo –. Ho portato sul palco un lavoro di due mesi fa: ‘Chi ci salverà’. Parla del mio rapporto turbolento con la discografia e nel ritornello chiedo proprio chi ci salverà per sempre se la bellezza non vale più niente".

La serata di giovedì è stata carica di emozioni anche per il gruppo dei fratelli Taverna Umberto I: "Questa sera siamo qui per ricordare Bertoli, un grande cantautore della musica italiana". Il brano che i fratelli hanno cantato si chiama ‘Sarmada’, il riferimento alla guerra c’è ma non a quel conflitto che da tempo è noto alla cronaca. "Sarmada è una piccola cittadina siriana colpita dai bombardamenti e messa in secondo piano rispetto alla situazione attuale. Parla di un papà che consola la propria figlia per la caduta delle bombe". Paola Candeo, altra finalista della serata, arriva da Milano. A lei piace esprimersi con le canzoni, la fase della scrittura è fondamentale. "Scrivo da anni – afferma Candeo – e mi piace raccontare me ed i miei pensieri, come faceva Bertoli con le sue canzoni". Lorenzo Lepore invece arriva da Roma e questo concorso per lui rappresenta "una grande soddisfazione perché, quando si trovano conferme da una giuria di questo calibro e quando un premio porta il nome di un cantautore così grande, può essere solo una gratitudine".

Di Pierangelo, cosa porta Lepore nel cuore? "E’ un guerriero senza patria e senza spada. Ha lottato con la sua musica e con le proprie parole, portando a ‘muso duro’ i propri contenuti". Per Marco Mugavero, in arte VIMA, che ha portato sul palco un inedito, invece Pierangelo è connesso alla sua infanzia: "Ascoltavo Bertoli in macchina con papà e mamma. Sono cresciuto con la sua musica; essere stato selezionato da una commissione molto stretta a lui mi rende entusiasta. Negli occhi di Alberto vedo Pierangelo, è impressionante". VIMA, che per arrivare a Sassuolo ha dovuto valicare lo stretto di Messina, racconta: "La mia terra purtroppo non offre questi slanci. Si producono tantissime cose belle ma non si ha mai il coraggio di farle ’uscire’ e a volte mancano anche le opportunità per stare al passo con gli altri". PONENTE omaggia la sua terra invece con una canzona in dialetto palermitano, che per lei è una vera e propria lingua.

"Ho scritto il mio primo ep durante la pandemia, dove sono emersi i primi ‘Riavuli’ (diavoli), le contraddizioni e le paure.

Stasera li porto sul palco".

Ylenia Rocco