In un libro la storia di Hassan, ’bimbo farfalla’ curato in città

L’autore De Francesco l’ha presentato ieri a Buk. La vicenda si svolge nel 2015,. con la Siria sotto le bombe

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Hassan un bimbo siriano di sette anni, sofferente di epidermolisi bollosa, oggi è un adolescente che risiede in Germania con una vita finalmente quasi normale grazie ai trapianti di pelle con cellule staminali praticategli dai ricercatori modenesi del Centro medicina rigenerativa ’Stefano Ferrari’ di Unimore e dai medici dell’ospedale di Bochum in Germania. Attorno alla sua storia, alla fuga della sua famiglia dalle bombe che cadevano sulla sua città natale, epicentro della rivolta contro il dittatore Bashar al Assad, agli studi compiuti dal professor Michele De Luca negli Usa e all’incontro fortuito tra il padre Mohamed e il professore modenese, direttore del Cmr, lo scrittore imolese Alessandro De Francesco ha imbastito la trama di una storia appassionante. In oltre 400 pagine immerge il lettore in una un’inchiesta giornalistica che, lentamente, diventa un romanzo. Siamo nel 2015 quando Hassan viene sottoposto al trattamento. "Ogni persona – ricorda De Luca –, qualsiasi fosse la sua mansione, fu informata che da quel momento partiva un conto alla rovescia per salvare il piccolo siriano". L’azione si svolge tra l’Italia, la Siria, il Libano e la Germania in un susseguirsi di colpi di scena. Le situazioni, i dialoghi e le persone sono descritte nel modo più aderente possibile alla realtà dei fatti. ’Il bambino farfalla’ (Ed. Giraldi, 2021), presentato per la prima volta ufficialmente ieri a Buk nella cornice del Chiostro San Paolo, aiuta a capire che cosa vuol dire fare ricerca in Italia e diventa testimonianza di quanto dura può essere la vita di chi è colpito dalla malattia. Ma, nelle sue pagine interne, che sono di straordinaria attualità, si racconta anche la guerra, vista attraverso gli occhi di un bambino sofferente di una malattia rara e bisognoso di continue attenzioni e cure e di quelli di gente comune. Di quella gente che il conflitto bellico – come oggi – trasforma in profughi. Il ricavato dalla vendita del libro aiuterà l’associazione ’Le ali di Camilla’ a dare un futuro ed una speranza ai bambini farfalla che da tutta Italia vengono a Modena per essere curati al Policlinico e per partecipare ai numerosi progetti di ricerca che hanno fatto di Modena un punto di riferimento mondiale per sconfiggere questa malattia, l’epidermolisi bollosa.

Alberto Greco