"Inaccettabile lasciare le scuole al freddo"

Coopservice chiamata a pagare le penali. "Manca il personale, ma non può essere una giustificazione"

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di Paolo Tomassone

"Possiamo comprendere le difficoltà a reperire personale. Ma il gestore deve far funzionare gli impianti di riscaldamento in tutte le scuole nei tempi stabiliti, come prevede il contratto. In caso contrario partono le penali". Dopo i ritardi nell’accensione dei termosifoni all’istituto Selmi, il presidente della Provincia, Gian Domenico Tomei, usa la mano pesante con la ditta Coopservice che dal 2020 – e per sette anni – è incaricata della gestione energetica e delle manutenzioni negli edifici scolastici.

Presidente, perché al Selmi sono stati costretti a fare lezione al freddo?

"Come da ordinanza noi abbiamo dato mandato di accendere il riscaldamento in tutte le scuole a partire dal 7 novembre. Al Selmi ci è stato segnalato un ritardo, che però si è risolto già nella serata di martedì".

Quindi non si è trattato di un guasto?

"No, i tecnici della Provincia hanno incontrato Coopservice lunedì per fare il punto e ci è stato detto che avevano scarsa disponibilità di personale e quindi in alcuni istituti dovevano ancora provvedere alla messa in esercizio del riscaldamento. Nella maggior parte dei trenta istituti della provincia ha funzionato tutto bene, in alcuni casi ci sono stati segnalati dei problemi".

Problemi di che tipo?

"In alcune strutture hanno lamentato una non uniformità della temperatura nei diversi ambienti, quindi troppo caldo in alcune aule e troppo freddo in altre. L’anno scorso ha funzionato tutto bene, non ci saremmo mai aspettati di avere disguidi quest’anno".

Quindi avete fatto un richiamo formale alla ditta incaricata?

"Sì stiamo applicando tutte le penali, ma questo non risolve la questione del freddo. Le operazioni di messa in esercizio comportano diverse operazioni che richiedono tempo e personale sufficiente per garantire il rispetto dei tempi. Il reperimento del personale formato sappiamo essere un problema di tante aziende in questo momento, ma questo non giustifica il lasciare al freddo degli studenti".

Quest’anno avete dato delle indicazioni precise ai dirigenti scolastici visto l’aumento delle bollette del gas?

"A inizio anno abbiamo fatto un incontro con tutti i rappresentanti delle scuole. Ero presente anche io e in quell’occasione, assieme ai tecnici, abbiamo dato ragguagli in merito alle normative che arrivano dal ministero e dal governo che noi applichiamo nella loro interezza. A ogni scuola poi è stato inviato un vademecum con le indicazioni nazionali. Ma questo non ha niente a che vedere con l’accensione dell’impianto di riscaldamento che compete al gestore, come da contratto".