Inalca, il comitato in assemblea «Lacune sul nuovo progetto»

Castelvetro, oltre cento i presenti: «Temiamo miasmi» Ma da Arpa rassicurazioni

Giovedì sera il comitato ’No Impianti Biomasse Terre di Castelli’ (ex ’No Inceneritore Inalca’) ha fatto il pienone alla sua prima assemblea: nell’Agriturismo Zanasi le sedie non sono bastate per gli oltre cento presenti. Sintomo di un interesse popolare schizzato subito verso l’alto per il nuovo progetto Inalca, che nello stabilimento castelvetrese prevede l’installazione di due impianti in grado di potenziare le due linee che già producono grassi alimentari e farine di ossa. Arpae ha già concesso la «modifica non sostanziale» della precedente Aia (Autorizzazione integrata ambientale), che era scaduta nel 2017 e che consentiva la realizzazione – mai concretizzata – di un ’rendering’, una sorta di maxi-bollitore per scarti animali. La rinnovata Aia ha stralciato quel ’rendering’ dal progetto, ma il comitato è tornato alla carica «preoccupato dei cattivi odori che i nuovi impianti potrebbero generare». Di questo s’è parlato in assemblea, dove sono state approvate diverse osservazioni – suffragate dal parere di due tecnici del settore – che verosimilmente verranno portate tra un mese in Conferenza dei servizi, dove le autorità competenti decideranno per un eventuale via libera al progetto. Le osservazioni indicano delle «lacune» nei dati e nella documentazione relativi all’operazione e all’Aia. E contestualizzano i dubbi del comitato, condivisi l’altra sera da tanti cittadini, che hanno sostenuto «l’inoppurtunità del progetto al di là delle normative», sottolineando la presenza nell’area di altre ditte già fonte di miasmi.

Intanto Arpae, che già nell’Aia smentiva il rischio miasmi, ha voluto precisare che «durante il trattamento le temperature di grassi e proteine saranno mantenute al livello più basso possibile, pertanto le valutazioni previsionali hanno portato a ritenere che l’attuale quadro delle emissioni odorigene non cambi significativamente. E l’incremento di capacità per la produzione sarà solamente di 6 tonnellate al giorno».

v. g.