Modena, incendio nella ‘cittadella’ dei balordi

Via Emilia Ovest, incendio nei capannoni abitati da tossici e senzatetto

I vigili del fuoco in via Emilia Ovest

I vigili del fuoco in via Emilia Ovest

Modena, 20 aprile 2018 - Un fumo denso e acre, l’ipotesi del dolo nella sua accezione colposa e il timore che il fuoco abbia toccato in parte anche la copertura in Eternit. È stato una giornata di lavoro intenso, quello di ieri, per i vigili del fuoco, impegnati dal primo pomeriggio a domare l’incendio scoppiato tra via Emilia Ovest e via Uccelliera. La zona colpita è nota, anzi arcinota, alle cronache: si tratta di un insieme di edifici che da anni si trovano in una condizione di totale abbandono, per questo motivo utilizzati come rifugio di senzatetto e non solo: bottiglie di birra e materassi danno forma a un ‘tappeto’ che racconta, anche, di un angolo di città usato per consumare stupefacenti.

Nel primo pomeriggio di ieri l’allarme fatto scattare da alcuni residenti della zona, alla vista di quella nube bianca che lentamente prendeva forma e si allargava. Dal comando provinciale di strada Formigina sono immediatamente partiti due mezzi, ma sul posto sono giunti anche gli agenti della polizia di Stato e della polizia municipale. Il motivo del loro intervento è presto detto: proprio per i problemi che da tempo si riscontrano nell’area non più utilizzata, c’era il timore che sotto alla parte incendiata, dove è crollato il tetto, ci potesse essere qualcuno. Ipotesi che nelle ore successive ha via via perso peso, fino ad essere totalmente esclusa. I vigili del fuoco hanno dovuto aprire uno degli stabili vicino al punto incendiato, utilizzando anche un flessibile, per riuscire così a domare il rogo dai lati.

Non si può escludere alcuna delle possibili cause alla base dell’incendio. La più probabile è che sia divampato a seguito del passaggio di qualche soggetto non autorizzato che lì, tra via Emilia Ovest e via Uccelliera vive. Magari un tizzone acceso per preparasi qualcosa da mangiare, oppure una sigaretta. Le testimonianze della ‘residenza’ di più persone nella zona abbandonata sono molteplici. Parliamo di vere e proprie discariche, parti di auto, come detto bottiglie di birra, materassi, indumenti vari. Un vero e proprio quartiere nel quartiere, che va avanti, vive, da diversi da anni a questa parte.

Sul posto si è visto anche il consigliere comunale Antonio Montanini, di ‘CambiaModena’. Le condizioni di quelle strutture non più utilizzate sono da molto tempo al centro del confronto politico locale, visto che restano lì a rappresentare una situazione mai risolta. Era stata ventilata l’ipotesi della nascita di un supermercato, per esempio, ma poi più nulla si è saputo.

Ovviamente a subire tutto ciò sono i residenti ‘veri’ della zona, che ancora una volta si sono trovati a dover affrontare gli effetti indesiderati di quella cittadella dell’abbandono, dove ogni notte, come hanno avuto modo di raccontarci, è puntuale lo stesso scenario: «Sappiamo che riprende il via vai di persone che molto semplicemente lì ci vivono, o meglio sicuramente ci dormono. Ci chiediamo, però – uno degli interrogativi di chi abita a pochi metri dal punto dell’incendio –, quanto potrà andare avanti questa situazione, visto che le nostre case non sono molto lontane e sapere che all’improvviso scoppia un incendio, beh, non ci lascia particolarmente tranquilli».