Ravarino, incidente a Stuffione, muore a 46 anni. Comune di Nonantola in lutto

Denise Cenacchi lavorava da anni nella segreteria del sindaco

Il luogo del tragico schianto avvenuto all’altezza di Stuffione. La Panda di Denis si è scontrata contro il palo della luce

Il luogo del tragico schianto avvenuto all’altezza di Stuffione. La Panda di Denis si è scontrata contro il palo della luce

Ravarino (Modena), 17 luglio 2017 - Pur restando ‘dietro le quinte’ era una delle colonne portanti del Comune di Nonantola. E’ morta sulla strada che la portava verso casa, dal suo bambino di sei anni, Denise Cenacchi, residente a Ravarino ed ex segretaria del sindaco di Nonantola e fino a ieri responsabile della segreteria generale dell’Amministrazione.

Dal primo cittadino Federica Nannetti all’ex Pier Paolo Borsari, dai i collaboratori ai componenti della Giunta: tutti si dicono sconvolti per la morte di una collega e amica che non azzardano nel definire speciale e unica.

Erano circa le 14 di ieri pomeriggio e Denise stava percorrendo via Sammartini, all’altezza di Stuffione, per fare ritorno a casa, a circa duecento metri dal luogo dell’impatto.

Per cause ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri, intervenuti sul posto, la 46enne ha perso all’improvviso il controllo del mezzo, forse dopo essere finita con la ruota su un avvallamento.

La sua Panda, infatti, superato il dosso, ha sbandato ed è finita prima contro il palo della luce poi fuori strada, incastrandosi nel fossato adiacente. L’urto è stato devastante e, all’arrivo dei sanitari del 118, per Denise Cenacchi non c’era più nulla da fare.

Per recuperare la Panda finita nel fosso e permettere il recupero della salma sul posto sono arrivati anche i pompieri, che hanno sollevato la vettura riportandola sulla carreggiata. Pare non vi siano testimoni del tragico schianto e neppure altri mezzi coinvolti.

Sul posto, poco dopo, è arrivato anche il marito, Michele, distrutto dal dolore.

L’amarezza, a Nonantola come a Ravarino, è tangibile. «Abbiamo lavorato fianco a fianco tutti i dieci anni in cui sono rimasto in carica – commenta l’ex sindaco Borsari, con la voce soffocata dalla commozione – era una persona speciale perché era consapevole del ruolo, preparata e brava: una collega su cui si poteva sempre contare. Una gran lavoratrice che, da dietro le quinte, faceva funzionare la ‘macchina’. Sono molto provato».

Anche i colleghi giornalisti che in questi anni hanno lavorato accanto a Denise la descrivono come un’impiegata tutto tondo, la spalla fidata del sindaco.

«Era una persona splendida, professionale e precisa, ma anche umanamente ‘densa’ – commenta Elena Ronchetti, capogruppo lista civica ‘Amo Nonantola’. E’ una tragedia che si fatica a commentare».