Incidente, offese e minacce ai soccorritori

Momenti di tensione sia sul luogo dello schianto che al pronto soccorso: gli aggressori erano amici e parenti dei feriti

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"Un grosso boato e rumore di lamiere": è quanto hanno riferito i residenti dopo il violento scontro che si è verificato lunedì sera, verso le 21, lungo via Nuova Ponente. A collidere sono state due auto: secondo le ricostruzioni della Polizia locale, una Nissan nera, guidata da un 35enne, con a bordo due persone, proveniente dalla rotatoria e diretta verso l’acquedotto, all’altezza del parchetto di via Mozart, avrebbe invaso la corsia opposta, urtando lo spigolo anteriore sinistro di una Citroen condotta da una ragazza di 28 anni, per poi terminare la corsa contro un albero. Il bilancio è stato di quattro feriti: due sono stati portati al Ramazzini e due a Baggiovara. Nel pomeriggio di ieri, due pazienti sono stati dimessi. Già sul luogo dell’impatto, dopo l’arrivo di alcuni parenti dei feriti, si era a creata una certa tensione; clima poi esploso al Pronto soccorso di Carpi. La stessa Ausl riferisce che un nutrito gruppo di persone (accompagnatori di alcuni utenti) con minacce e insulti ai sanitari in turno, ha ostacolato l’attività dei professionisti e creato difficoltà nell’assistenza dei cittadini. Non si sono verificate aggressioni fisiche (né danni alla struttura), ma l’Azienda ha segnalato alle forze dell’ordine le aggressioni subite dagli operatori e l’interruzione di pubblico servizio. Ieri pomeriggio, la direttrice generale Ausl Anna Maria Petrini si è recata al Ps di Carpi per incontrare i professionisti e comunicare vicinanza. Nel frattempo, tutte le istituzioni hanno espresso unanime condanna: dalla stessa Ausl che ha sottolineato "la vicinanza della Direzione aziendale e dell’assessorato regionale alle Politiche per la Salute", cui si è aggiunta quella della Direzione Generale dell’AOU di Modena e della Direzione delle Professioni Sanitarie unite a tutto il personale degli ospedali modenesi. "È ora di dire basta alle ripetute aggressioni verso gli operatori del nostro Ps - ha tuonato il sindaco Alberto Bellelli -. Gli autori devono essere identificati e chiamati a rispondere delle loro azioni di fronte alla legge". Solidarietà è espressa anche dal presidente dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Modena, Carlo Curatola: "I nostri colleghi sono stressati e sottopagati, e anche spaventati e sfiduciati. Per questo ci rivolgiamo alle istituzioni e alla politica: fate qualcosa e fatelo subito, perché ciò sta mettendo a rischio il diritto alla salute dei cittadini".

"La violenza non è mai giustificabile, sia verbale che fisica, ma è chiaro che al Ps di Carpi ci sono carenze organizzative che acuiscono il problema - prosegue Alfonso Bracigliano, sindacalista della Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale -. Occorre modificare le regole d’ingaggio delle guardie giurate, garantendo la loro presenza fissa al Ps e ripristinando i posti di polizia. Venerdì incontreremo la direttrice generale dell’Ausl Modena e chiederemo un immediato aumento del personale infermieristico a Carpi. I lavoratori non devono sentirsi soli". Anche la politica condanna l’aggressione: "Da anni siamo al cospetto di continue scene da far west - commenta Giulio Bonzanini, Lega - con protagonisti elementi con tendenze a delinquere. Basta slogan e sterili post sui social: bisogna agire per riportare Carpi ad essere un posto vivibile per la nostra comunità". "Per fortuna, e probabilmente grazie all’intervento delle forze dell’ordine - prosegue Federica Carletti, segretario cittadino Fratelli d’Italia - le aggressioni si sono limitate alle minacce verbali. Già in due precedenti occasioni gli operatori del Ps sono stati vittime di aggressioni fisiche. Un’ulteriore dimostrazione di come a Carpi troppe situazioni, legate alla sicurezza, stiano sfuggendo di mano alle amministrazioni, che fino ad oggi hanno tenuto un atteggiamento propagandistico senza però mai agire concretamente".

Maria Silvia Cabri