
di Gianpaolo Annese
Cambiare i criteri della raccolta, distribuire i kit e i sacchi ovunque (anche in tabaccheria e nei negozi), ri-municipalizzare (riportare cioè all’interno del Comune) il servizio di raccolta. Assemblea infuocata lunedì sera alla sala Curie nell’incontro al Villaggio Giardino organizzato da Modena Volta Pagina, 5Stelle e Unione Popolare. Presenti un centinaio di persone. "È inaccettabile che si avvii una raccolta differenziata tanto raffazzonata ed indegna della nostra città – ha attaccato Claudio Tonelli, di Modena Volta Pagina – È giusto aumentare la percentuale di rifiuti riciclati giungendo all’80%, oggi è il 60%, per non immettere altri veleni nel nostro ambiente, ma non si può farlo tanto malamente. Il Comune chieda a Hera di cambiare subito il metodo della raccolta".
Per Elena Govoni di Unione Popolare "i cittadini possono fare uno sforzo, ma Hera commette enormi errori e, peggio, il Comune si disinteressa della situazione. I cassonetti non funzionanti devono essere sostituiti subito, le strade vanno pulite con più frequenza di prima. La stessa informazione data ai cittadini è stata superficiale ed improvvisata. Ma Hera non crede a ciò che fa? È vero che Hera mira solo al profitto e più ricicla meno guadagna, ma così non può continuare". Mentre Giovanni Silingardi dei 5S ha fatto notare come il "contratto per l’appalto sottoscritto da Hera prevede numerosi impegni che non sono stati mantenuti e lo stesso Comune non ne chiede il rispetto, eppure il vicepresidente di Hera è nominato dal Comune. Perché il sindaco non interviene?".
Diversi gli interventi dei cittadini. Dall’avvocato che sollecita il Comune a impugnare il contratto con Hera alla residente esasperata: "Ho fatto decine di segnalazioni di due cassonetti bloccati da un mese, nessun intervento! Dobbiamo andare in cento in mille in piazza Grande a consegnare i sacchetti al sindaco". Mentre "ai Tre Olmi ci dobbiamo tenere per 15 giorni in casa l’indifferenziato che emette cattivi odori. C’è un problema di privacy perché i pannoloni degli incontinenti vengono così esposti alla vista di tutti". E ancora: "Abbiamo portato le mascherine per tre anni per prevenire malattie e adesso i topi ballano in città, incredibile".
Tanti lamentano che sia scomodissimo andare a prendere i sacchetti in via Razzaboni e chiedono che siano distribuiti direttamente in quartiere come avviene altrove. "Concordo con la raccolta differenziata – riflette qualcuno – ma questa non funziona nelle zone densamente popolate. Non capisco perché il Comune finga di non vedere questo disastro che ha combinato". Mentre il presidente di Modena Volta Pagina sottolinea che Hera "paga gli operatori della raccolta una miseria (6 euro l’ora) ma ha profitti milionari". A schierarsi apertamente a favore del nuovo sistema è stata invece la consigliera Paola Aime di Europa Verde - Verdi.