"Inverno avaro di neve, puntiamo sull’estate"

La presidente della Pro Loco di Piandelagotti, Serena Fontanini: "Abbiamo un paesaggio che non ha nulla in meno rispetto alle Alpi"

Migration

In carica dallo scorso maggio, per un mandato da presidente che scadrà tra 5 anni e che dovrà aiutare la "sua" Piandelagotti a rilanciarsi. Serena Fontanini è uno dei 40mila volontari che in Emilia-Romagna, attraverso la nervatura delle circa 400 Pro Loco presenti in regione, tiene bene in vista le insegne di un turismo altro e differente rispetto al modello di ricettività dei grandi flussi e grandi numeri.

Nei borghi dell’appennino, più che altrove, le Pro Loco rappresentano una cinghia di trasmissione essenziale tra le amministrazioni comunali e le popolazioni.

In provincia di Modena su 23 Pro Loco associate a Unpli (Unione nazionale pro loco d’Italia) 9 appartengono alla montagna.

Tra i presidenti delle Pro Loco modenesi, Serena è uno dei più giovani.

"Ho 33 anni, ma non è la mia prima esperienza alla guida dell’associazione. Sono già stata presidente e poi vice. Nel mezzo sono diventata mamma, e adesso eccomi di nuovo in pista".

A Piandelagotti fare promozione turistica è una missione. "Guardassi unicamente al lato economico della questione, farei un passo indietro. Ma l’impegno mio, di Alessandra, Daniele, Franco, Mattia, Ivan, Asia, Simone, Lamberto, Daniele e Antonietta, e di tutti gli altri volontari, non è vincolato a interessi piccini".

Ogni stagione turistica in montagna è una storia a sé. Ci sono anni in cui il meteo è prodigo di precipitazioni. E anni in cui le cose climaticamente vanno peggio.

"A Boscoreale, il nostro centro fondo, lo scorso inverno c’erano condizioni di innevamento pazzesche eppure, a causa del Covid, non abbiamo potuto sfruttare a pieno regime la stazione sciistica. Quest’inverno, ironia della sorte, di neve ce n’è stata molto meno", sorride Serena, "vorrà dire che ci rifaremo con l’estate".

"Se avessi la bacchetta magica", continua, "rimetterei in funzione il ristorante di Boscoreale, darei nuova vita all’albergo Appennino, e cercherei di riqualificare gli 80 ettari dell’ex istituto sperimentale di zootecnia". Piandelagotti tra 10 anni? "Deserta. Viviamo in posto che dal punto di vista paesaggistico potrebbe competere con l’arco alpino. Nel mio piccolo, sono la prova che vivere da queste parti e costruirsi una famiglia è possibile. Se sono riuscita a portare qui da Milano mio marito, nulla è impossibile".

Generoso Verrusio