«Kamel sempre con noi Aiuteremo la famiglia»

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di MARIA SILVIA CABRI

– CARPI –

‘KAMEL sempre con noi’. Queste le parole sullo striscione che ieri mattina è stato appeso nei pressi della rotatoria di Dorando Pietri. A farlo sono stati i tanti amici ciclisti di Kamel Jellali, il 56enne morto giovedì sera all’incrocio tra via Bollitora e Traversa San Giorgio, dopo essere stato investito da due macchine. Da oltre dieci anni, Kamel si dava appuntamento il sabato e la domenica mattina con loro, proprio nel luogo dove è stato appeso lo striscione, per partire poi tutti insieme per la meta ciclistica designata. Ma ieri mattina l’uomo, di origini tunisine ma da oltre 35 anni in Italia, non c’era. «Appresa la tragica notizia – racconta uno degli amici ciclisti – nella mattinata di venerdì ci siamo recati subito a casa sua, a portare il nostro sostegno alla moglie, alla figlia e ai parenti. Kamel era uno di noi». «Per questo – chiosa un altro corridore – abbiamo pensato di ‘concretizzare’ l’amicizia che ci legava a lui, realizzando qualcosa in suo onore, come una raccolta fondi da donare poi alla sua famiglia. E’ un’idea nata da alcuni di noi e poi condivisa da tutti i componenti delle squadre amatoriali di Carpi. Ieri mattina abbiamo osservato un minuto di raccoglimento e poi uno di noi ha pronunciato qualche parola in suo onore e ricordo». «Stiamo decidendo le modalità con cui agire, pensiamo di istituire un punto di raccolta delle ‘offerte’ nei vari negozi o gruppi sportivi di biciclette. Una raccolta ovviamente che può essere estesa ad ogni cittadino: Kamel era un grande lavoratore, non si è mai risparmiato per sostenere la sua famiglia, ora noi desideriamo fare qualcosa per la moglie e la figlia». ‘Kami’ e lo sport: la sua grande passione. Da sempre corridore, dopo un intervento al ginocchio si era lanciato sulla bici: «Era entusiasta ogni volta che saliva in bicicletta. La curava, la teneva lucida e pulita». Alternava la bicicletta alla corsa per strada, come la terribile sera dell’incidente mortale: era uscito di casa alle 18.45 per andare a correre lungo via Bollitora verso Santa Croce, quel ‘percorso della salute’ che l’uomo era solito percorrere quasi ogni giorno. La salma dell’uomo di trova presso al Medicina Legale di Modena e domani sarà sottoposta ad autopsia. Nel frattempo proseguono i rilievi da parte dell’Infortunistica dell’Unione Terre D’Argine, che proprio ieri mattina dovrebbe avere ascoltato uno dei testimoni chiave per la ricostruzione della dinamica dell’incidente. Più persone infatti raccontano di avere visto l’uomo attraversare la strada prima dell’arrivo del verde del semaforo; ipotesi categoricamente esclusa dalla famiglia, che ha già provveduto a nominare un legale.