REDAZIONE MODENA

Kataklò arriva in città. La danza acrobatica alla mostra di Piccolo

Il 20 luglio lo spettacolo ’Aliena.0’, già aperte le prenotazioni .

’Aliena.0’ sarà un’anticipazione di ’Aliena’ (foto di Cristiano Bendinelli)

’Aliena.0’ sarà un’anticipazione di ’Aliena’ (foto di Cristiano Bendinelli)

La danza acrobatica dei Kataklò entra nella mostra di Donato Piccolo ’L’arte del pensiero meccanico’, tra le sue sculture robotiche e le opere tecnologiche animate dall’intelligenza artificiale. Domenica 20 luglio, infatti, a Palazzo Santa Margherita a Modena, con Fondazione Ago, è in programma l’esibizione gratuita di danza contemporanea ’Aliena.0’: ci si può già prenotare sul sito www.agomodena.it (saranno previsti spettacoli alle 15, alle 16, alle 17 e alle 18). L’esibizione ha come protagonisti i danzatori di Kataklò Athletic Dance Theatre e rappresenta un’anticipazione dello spettacolo ’Aliena’ che sarà in scena nella prossima stagione, firmato da Giulia Staccioli, una delle voci più originali della danza contemporanea italiana, fondatrice e direttrice artistica di Kataklò.

"Ho accolto con piacere – spiega Giulia Staccioli – la proposta di integrare momenti performativi nella mostra di Donato Piccolo. La maggior parte dei suoi lavori coniuga due aspetti complementari e indissolubili: queste opere sono simultaneamente sculture e macchine, forme e processi, dando vita a personaggi ibridi tra umanità e tecnologia. Allo stesso modo, dopo trent’anni, anche la nostra ricerca artistica si è orientata sulla consapevolezza di aver dato vita a un progetto che ha generato una sorta di specie aliena di danzatori che si modellano e si smaterializzano diventando opere d’arte viventi".

Lo spettacolo rappresenta un vero e proprio manifesto artistico: la sintesi estrema e radicale di oltre trent’anni di ricerca e innovazione dove il corpo, protagonista assoluto della scena, diventa strumento narrativo potente e flessibile. Prodotto da Kubo impresa sociale srl, lo spettacolo ha la coreografia e la regia di Giulia Staccioli, Irene Santarelli come assistente coreografa, musiche originali di Gp Cremonini e i costumi di Olivia Spinell. Nata con un gruppo di interpreti provenienti dai più alti livelli della ginnastica olimpica, Kataklò, nome tratto dal greco antico (significa ’danzo piegandomi e contorcendomi’), ha saputo evolversi nel tempo richiedendo ai suoi performer una preparazione sempre più completa e competitiva come ha dimostrato anche in tanti eventi internazionali.