Komais Jeriri morto davanti alla scuola Wiligelmo di Modena: orrore all'alba

La macabra scoperta poco prima delle 7: i ragazzi sono arrivati quando il cadavere era ancora lì, coperto da un telo bianco

Modena, 5 maggio 2022 - Hanno iniziato le lezioni con il terrore negli occhi, ieri mattina, gli studenti del liceo Wiligelmo di via Rizzotto, zona dove si trovano anche altri istituti superiori. In tanti, infatti, dopo aver assistito all’arrivo delle pattuglie della polizia temevano che quel corpo trovato ‘appeso’ alla recinzione metallica della scuola appartenesse ad un compagno di classe o ad un professore e le domande tra i corridoi della scuola non si sono fatte attendere. Poco dopo, però, il ‘mistero’ della tragedia di via Rizzotto pare sia stato risolto: la vittima, un uomo noto alle forze dell’ordine e senza fissa dimora sarebbe morto soffocato dalla tracolla del suo stesso zainetto mentre tentava di scavalcare l’edificio.

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La macabra scoperta risale alle 6.40 di ieri mattina quando un passante nota il cadavere ‘appeso’ alla recinzione della scuola, appunto, e subito lancia l’allarme. Sul posto, in via Rizzotto arrivano i sanitari del 118 e, a ruota, gli uomini della squadra mobile, la scientifica e i colleghi della polizia locale. Inizialmente le ‘voci’ dei residenti e dei vicini esercenti ipotizzano diversi scenari, in primis l’omicidio.

Qualcuno parla di un regolamento di conti ma poco dopo la dimanica appare chiara – seppur non ancora certa – agli investigatori.

Non è dato al momento sapere se la vittima, Komais Jeriri, tunisino di 58 anni, stesse cercando di entrare nell’istituto scolastico per trovare un riparo per la notte o magari per commettere un furto. Parliamo appunto di una persona senza fissa dimora e con un lungo passato di tossicodipendenza. Non si può escludere a priori inoltre che lo stesso stesse fuggendo da qualcuno e che, per questo motivo, avesse deciso di nascondersi nel cortile del liceo. Quel che pare certo però è che lo straniero è rimasto ‘intrappolato’ contro la cancellata, probabilmente a causa della borsa a tracolla che indossava. La vittima, infatti, sarebbe rimasta soffocata dalla tracolla mentre scavalcava la recinzione metallica.

La tragedia sarebbe avvenuta tra l’altro in piena notte: ecco perché nessuno è potuto intervenire in soccorso della vittima o, eventualmente, chiamare i soccorsi prima delle sei di ieri mattina.

Sul posto ieri sono accorsi anche i professionisti della medicina legale e subito sono stati esclusi evidenti segni di violenza sul corpo della vittima, anche se l’ultima ‘parola’ spetta ovviamente all’esame autoptico, disposto dalla procura per far luce sulle esatte cause di morte dello straniero.

Ieri gli agenti della volante e della mobile hanno perlustrato l’intero edificio, per scongiurare ogni dubbio ma non sarebbero emerse situazioni sospette o tentativi di intrusione. Contestualmente saranno visionati i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona per verificare la dinamica del drammatico episodio e capire, eventualmente, se il 58enne fosse insieme ad altre persone prima del decesso. Le indagini sono affidate alla squadra mobile, coordinata dal dirigente Mario Paternoster.

Ieri mattina la preside del liceo ha anche spostato le classi in un ‘punto’ diverso dell’edificio affinché gli studenti non assistessero dalle finestre ai rilievi e al recupero della salma, che è stata comunque coperta prima dell’arrivo dei giovani a scuola. I ragazzi, inoltre, sono rimasti all’interno dell’istituto anche durante la pausa tra le lezioni proprio per evitare che potessero assistere a scene che avrebbero potuto creare turbamento.