L’IMPORTANZA DEL TEMA

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PRENDERÀ il via venerdì il 19esimo Festival della Filosofia, che fino a domenica trasformerà le città di Modena, Carpi e Sassuolo in palcoscenici di una riflessione quanto mai attuale, quella sulla ‘Persona’. Al tema verranno dedicati quasi 200 appuntamenti, tra lezioni magistrali, spettacoli e mostre (il tutto rigorosamente gratuito).

Perché «la persona - come ha sottolineato Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena e presidente del consorzio Festival Filosofia – è qualcosa da tutelare e rispettare. E c’è esigenza, oggi, di ascoltare le persone, per comprendere la mutazione sociale a cui assistiamo, e per provare a ritrovare un po’ di umanità».

In tempi di ‘haters’, insomma, e di facili richiami all’odio, il Festival 2019 proverà a dare spazio ad una cultura della riflessione, per tentare di capire l’altro e di capirsi. Oltre 50 lezioni magistrali, dunque, si addentreranno in ragionamenti sul principio di dignità personale (in campo sociale e politico), di identità individuale e collettiva, con inevitabili riferimenti all’Europa e alle radici cristiane della nostra cultura.

A INTRATTENERE le piazze ci saranno, come sempre, i protagonisti ricorrenti del Festival, come Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Umberto Galimberti, Michela Marzano, Massimo Recalcati e Remo Bodei. Ma si darà anche spazio ad alcune ‘new entry’, con ben 24 debuttanti a rappresentare il pensiero contemporaneo, tra cui Michel Agier, Colin Crouch, Olivier Roy e Danilo Martucccelli. Si indagherà, inoltre, su come l’essere persone passi anche attraverso il riconoscimento e la messa in scena della propria soggettività.

E NON SARÀ soltanto «una riflessione ‘appiattita’ su passato e presente. Perché «il festival della filosofia- ha spiegato Paolo Cavicchioli, presidente di Fondazione Cassa di Risparmio Modena – permette alla comunità di rivolgersi a pensieri ‘lunghi’, ad un’idea ragionata di futuro. È un progetto che mira a creare infrastrutture di pensiero, immateriali ma essenziali per la crescita della collettività».

«Va fatto un plauso al comitato scientifico – ha detto Giuliano Albarani della Fondazione Collegio San Carlo – perché il programma è straordinariamente bello ed articolato. Ci sono voluti miliardi di anni per arrivare all’individuo e poche migliaia perché gli indivudui diventassero persone.

Ma la persona è un’entità fragile e aleatoria, quindi bisogna coltivarla senza mai darla per scontata».

UN FESTIVAL per rifondare il futuro, perciò, con parole e cultura. Ecco perché alla classica offerta ‘filosofica’ sarà affiancato un sempre più vasto programma creativo. Ci sarà, ad esempio, l’attore Lino Guanciale impegnato in una conversazione su Canetti con Roberto Escobar, e poi Lella Costa che porterà in scena un recital su Edith Stein, e uno spettacolo di Michele Dalai dedicato a Gino Bartali, giusto tra le nazioni.

«UN’OFFERTA molto abbondante – ha ammesso lo stesso Daniele Francesconi, direttore scientifico del Festival – ma necessaria».

Perché l’abbondanza permetterà ad ogni individuo, ogni persona appunto, di scegliere il proprio modo di vivere il Festival della Filosofia.

Tommaso Pietrangelo