La chirurgia dei trapianti premiata in Corea "L’intervento robotico permette cure ’radicali’"

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La Chirurgia dei Trapianti di Modena vola in Corea e riceve il premio ’miglior poster’ per il lavoro scientifico presentato da Paolo Magistri, assegnista di ricerca a Unimore, sul ruolo della chirurgia epatica robotica nei pazienti in attesa di trapianto di fegato per epatocarcinoma. Si tratta di un nuovo riconoscimento internazionale per la Chirurgia oncologica, epatobiliopancreatica e Trapianti di fegato diretta da Fabrizio Di Benedetto (nella foto). "È una grande soddisfazione per il lavoro che svolge il nostro gruppo e un orgoglio per il nostro centro e la nostra regione – commenta Di Benedetto – I buoni risultati scientifici sono fondamentali per consolidare il ruolo di approcci innovativi nella chirurgia moderna, come quello della chirurgia robotica. Il risultato è frutto di un lavoro collettivo che coinvolge tutti i professionisti del nostro reparto, medici ed infermieri, lo staff anestesiologico e il personale di sala operatoria". Dall’apertura del programma di chirurgia robotica epatobiliare e pancreatica avvenuta nel 2014, sono ben 338 gli interventi eseguiti con l’utilizzo del robot presso l’Aou di Modena, di questi 221 di chirurgia epatica, 108 dei quali per epatocarcinoma. Il programma è sostenuto da un finanziamento dalla Regione volto proprio a determinare l’efficacia di questa strategia curativa. "I pazienti con diagnosi di epatocarcinoma possono accedere al trapianto di fegato – ha spiegato Di Benedetto –, tuttavia la lunga lista d’attesa espone i pazienti al rischio di uscire dai criteri di trapiantabilità. L’intervento con approccio robotico permette a questi pazienti di ricevere un trattamento curativo radicale in attesa del trapianto, che grazie alla delicatezza e precisione della tecnica è possibile eseguire anche quando si trovano a soffrire di un iniziale scompenso epatico". "Siamo orgogliosi dei nostri programmi più innovativi – ha dichiarato il dg Claudio Vagnini – Da un anno abbiamo dotato di un robot il Policlinico per offrire all’utenza i trattamenti più all’avanguardia nella chirurgia epatica.