Il titolo (‘Sassuolo, la citta prossima - città di terra, acqua, fuoco’) ha le sue ambizioni. E del resto il nuovo PUG, il Piano Urbanistico Generale che dovrà essere aggiornato, nelle intenzioni della Giunta, entro il 2025, è uno degli strumenti-chiave attraverso il quale l’Amministrazione si propone di realizzare – dice il Sindaco Matteo Mesini - quella visione di città sempre più vicina alle persone, inclusiva e funzionale, moderna e attrattiva". L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di condividere, per quanto possibile, le scelte con la cittadinanza, cui le strategie che sottendono al piano saranno presentate ai sassolesi con una serie di incontri pubblici che si svolgeranno tra primavera ed estete, in modo da renderlo comprensibile anche ‘ai non addetti’ ai lavori che tuttavia, visto l’impatto che il PUG avrà sulla Sassuolo di domani, la loro avranno modo di dirla. "La nostra città del futuro prossimo – spiega l’Assessore alla Rigenerazione Urbana David Zilioli - sarà una città prossima, vicina alle persone e al territorio, capace di coniugare sostenibilità, diritto alla casa e un tessuto urbano che risponda alle sfide del mondo del lavoro, creando spazi accessibili e inclusivi per una comunità che cresce insieme". In questa ottica l’Amministrazione ha già individuato ambiti strategici e progetti prioritari di rigenerazione e qualificazione urbana. Per questi progetti, e per gli ulteriori che verranno proposti dall’Amministrazione, andranno delineati e aggiornati gli indicatori per il loro sviluppo, da attuare anche con masterplan, concorsi di idee e/ o progettazione. Le principali aree di studio per la definizione dei progetti strategici sono rappresentate dall’area delle Stazioni Ferroviarie, dall’area del vecchio ospedale di via Farosi e dal raccordo tra zona stazioni e centro storico per quanto riguarda l’area più vicina al centro. A Braida invece le zone di intervento sono l’ex cantina Pedemontana, oggi adibita a parcheggio, e l’ormai famoso stabile di Circonvallazione 189 il cui sviluppo futuro va letto in relazione anche al futuro assetto sia del parco Amico che di Mezzavia.
Stefano Fogliani