"La cura ha evitato il peggio Subito sparite febbre e tosse"

E’ una 46enne di Lama Mocogno la prima paziente ad aver usufruito della terapia all’ospedale di Pavullo

Non c’è affanno nella voce. Qualche lieve colpo di tosse ma la telefonata fila liscia. L’impressione è quella di parlare con una donna che non ha più paura. E’ una 46enne di Lama Mocogno la prima paziente della nostra provincia ad aver ’sperimentato’ il trattamento con anticorpi monoclonali. Paziente con uno dei fattori di rischio previsti dal protocollo, ha fatto l’infusione al pronto soccorso di Pavullo.

Come sta?

"Molto meglio. Dal giorno dopo l’infusione è sparita la febbre, che prima era persistente anche se non alta. Anche la tosse e la respirazione sono da subito migliorate, prima avevo attacchi di tosse prolungati e molto intensi, dopo la terapia via via che passavano i giorni è andata sempre meglio. Ho iniziato ad alzarmi dal letto, non ho più dolori muscolari, certo mi sento debilitata ma posso dire di stare abbastanza bene".

Lei è una persona considerata a rischio. Ha avuto paura di finire all’ospedale?

"Sì, perché l’anno scorso già una ’semplice’ bronchite mi aveva causato gravi problemi. Quando ho scoperto di essere positiva al Covid, il 2 aprile, è salita la preoccupazione Anche mio marito e mia figlia, anche loro contagiati, erano in ansia. Poi è arrivata la proposta del mio medico di famiglia, il dottor Dante Cintori, che mi segue da sempre e che non ringrazierò mai abbastanza. Ha capito che facevo parte del target sia per patologia sia per sintomi Covid".

Il medico l’ha indirizzata alla terapia. Ha avuto remore?

"Non conoscevo la terapia, ne avevo solo sentito parlare in tv. Ma ho estrema fiducia nel dottor Cintori e non ho avuto dubbi una volta appreso che avrei potuto provare a fare l’infusione di anticorpi monoclonali".

Una volta arrivata al pronto soccorso, che cosa ha trovato?

"Era il 6 aprile. Ho trovato grande professionalità e umanità. Mi hanno visitata, spiegato la procedura, ho firmato il consenso e una volta terminata la flebo sono rimasta in osservazione per un’ora e mezza. Poi sono tornata a casa e sono sempre rimasta in contatto col dottor Cintori".

Effetti collaterali dopo il trattamento?

"No, solo il migliormanento visibile già dal giorno dopo".

Consiglierebbe dunque ad altre persone l’infusione?

"Certo che sì, per chi è considerato a rischio è un trattamento indispensabile e sono grata di averne potuto usufruire".

C’è chi non ha fatto in tempo...

"Esatto, questo trattamento mi ha permesso di migliorare e di rimanere a casa".

E’ ancora positiva?

"I miei famigliari ed io faremo il tampone la prossima settimana. Speriamo sia negativo".

Valentina Beltrame