La Ferrari dona ai formiginesi una mascherina lavabile a testa

Dal Cavallino in arrivo 34mila protezioni, tante quante sono gli abitanti, bambini compresi

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Una pioggia di mascherine targate Ferrari su Formigine: esattamente 34mila, praticamente una per ogni abitante. E lavabili fino a cento volte. In più, sono in arrivo anche 3.500 protezioni adatte ai bambini, dai tre ai 12 anni. L’operazione ‘Back on track’ del Cavallino rampante – il famoso progetto per tornare al lavoro in sicurezza - travalica non solo il perimetro della fabbrica, ma anche i confini di Maranello. Ad annunciarlo è il sindaco Maria Costi: "Dopo i computer portatili, la Ferrari fa un altro grande regalo al territorio con mascherine di primissima scelta per tutti gli abitanti i Formigine. Un dono particolarmente apprezzato perché riguarderà anche i bambini, che sono quelli di cui purtroppo il governo si sta dimenticando". L’aspetto innovativo del progetto Ferrari, sottolinea Costi, "è che presuppone il coinvolgimento dell’intera popolazione per divulgare il rispetto delle regole: come stiamo vedendo in questi giorni, nessuno ne esce da solo". Per i negozianti il progetto Back on track prevede per esempio una segnaletica omogenea nei negozi, esercenti protagonisti di videoclip rivolte ai clienti, consulenti a supporto dell’associazionismo sportivo. "Le mascherine alle famiglie, non appena ci arriveranno, saranno distribuite dai volontari, che ringrazio per il prezioso lavoro svolto in questi mesi. Per i bambini allestiremo invece dei punti di distribuzione vicino i parchi". Costi coglie l’occasione per congratularsi e ringraziare i cittadini formiginesi: "Sono orgogliosa di far parte di questa comunità. Si sono comportati benissimo nelle fasi più dure del lockdown, nonostante la restrizione di diverse libertà, e anche adesso mi sembra che la Fase 2 la si stia vivendo con molta responsabilità". La speranza è che la situazione resti così dal punto di vista sanitario, e che ora si passi con decisione alla ripartenza. Sul fronte economico, "abbiamo fatto di tutto per consentire ai commercianti di lavorare, ai mercati di riaprire, ma purtroppo non basta. Stiamo studiando la possibilità di venire incontro alle attività rinviando il pagamento della Tari oltre ad altre misure".

Gianpaolo Annese