
La preside dell’Ic 8 di Modena, Flavia Capodicasa, ha scritto ai genitori: incoraggiate sempre i vostri figli
Modena, 4 febbraio 2025 – In vista delle pagelle del primo periodo dell’anno scolastico, i genitori delle scuole primarie ‘San Giovanni Bosco’, ‘Edmondo De Amicis’ e della scuola secondaria di primo grado ‘Pasquale Paoli’ hanno ricevuto una lieta sorpresa da parte della dirigente scolastica dell’Ic 8 di Modena, Flavia Capodicasa. Tramite il registro elettronico, infatti, la preside ha inviato un messaggio alle famiglie per ricordare l’importanza di valorizzare ogni alunno, sostenendolo nel percorso di crescita personale ed emotiva, oltre che in quello scolastico.
"Cari genitori – si legge nel testo della comunicazione – a breve riceverete le pagelle dei vostri figli. Ricordate che tra di loro potrebbe esserci un artista che soffre per matematica, un matematico che proprio non capisce perché studiare le poesie e Leopardi, un super sportivo che parla inglese con difficoltà. Quindi se i loro voti non dovessero rispettare le vostre aspettative, non facciamone un dramma. I vostri figli sono stupendi e faranno grandi cose nella vita. Hanno solo bisogno di essere amati e incoraggiati".
Un messaggio di affetto per ricordare a tutti che, come ha illustrato la dirigente, al di là del profitto scolastico, ogni studente è una persona con sogni, talenti e capacità da valorizzare.
Che messaggio vuole lanciare con questa comunicazione?
"Nel mio messaggio, ispirato al racconto noto come ‘Favola del curricolo o delle differenze individuali’ del celebre pedagogista statunitense George H. Reavis, ho voluto ricordare ai genitori l’importanza di incoraggiare i propri figli indipendentemente dal voto, per instaurare un’alleanza educativa sempre più positiva tra scuola e famiglie. Credo sia fondamentale supportare gli alunni e farli sentire accolti e incoraggiati al di là del profitto scolastico, soprattutto nei momenti più critici dell’anno".
Cosa l’ha spinta ad inviare questo messaggio a tutti i genitori?
"Viviamo in un periodo in cui la società è pervasa da una costante ansia da prestazione e, purtroppo, è sempre più comune leggere o ascoltare storie di studenti che si sentono frustrati o giudicati soltanto in relazione alle loro performance scolastiche. Pertanto, credo sia importante, fin dalla scuola primaria, sottolineare la necessità di amare e incoraggiare costantemente i nostri alunni, a prescindere dai giudizi che ricevono".
Avete notato casi di ansia da prestazione anche nella vostra comunità scolastica?
"Fortunatamente, da quando sono dirigente scolastica all’IC 8, non mi è mai capitato di affrontare segnalazioni di questo tipo; tuttavia, ritengo sia fondamentale lanciare messaggi positivi per valorizzare gli alunni e prevenire queste dinamiche. Parliamo di ragazze e ragazzi che, giorno dopo giorno, stanno scoprendo la propria identità, ed è essenziale che le famiglie li accompagnino in questo percorso di crescita".
Qual è il ruolo della scuola nel favorire il benessere emotivo degli studenti?
"È sempre importante ricordarlo: la scuola non serve soltanto a sviluppare conoscenze, ma deve aiutare ogni persona a crescere umanamente ed emotivamente: questo può accadere soltanto se i ragazzi stanno bene, si sentono accolti e convivono in un ambiente sereno".
Alla luce di quanto affermato finora, come deve avvenire la valutazione degli studenti?
"Se è vero che la valutazione intermedia rappresenta uno step importante nel processo di apprendimento di ogni alunno, è altrettanto importante non associare il voto numerico al valore della persona. Oggi i docenti non devono prendere in esame soltanto ciò che i ragazzi imparano dal punto di vista disciplinare, ma anche la loro crescita umana. Proprio per questo, nel messaggio che ho inviato ai genitori, li esorto a incoraggiare i propri figli, valorizzandone talenti e peculiarità, indipendentemente dal profitto scolastico".