La lirica nostrana alla conquista dell’Europa

Dalla Francia alla Spagna, passando per Bulgaria e Danimarca: il Belcanto propone un nuovo ricco calendario dal respiro internazionale

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di Stefano Marchetti

Dalla Francia alla Spagna, dalla Bulgaria alla Danimarca, la grande tradizione lirica di Modena continua a percorrere le strade e del mondo. ’Modena Città del Belcanto’, il protocollo che riunisce Fondazione di Modena, Comune, Teatro Comunale e Istituto musicale Vecchi Tonelli, presenta un ricco calendario di respiro internazionale, per rafforzare l’immagine di una città che all’estero si identifica – certo – per il suono dei motori ma anche per le sue iconiche voci. Si partirà già la prossima settimana, con l’edizione francese di ’Dire et chanter les passions’, dedicata a Luciano Pavarotti, dal 29 aprile al 1° maggio al Salon Curnonsky di Angers sulla Loira: la prima parte di questo ideale gemellaggio si è tenuta lo scorso ottobre al teatro Comunale e alla Casa museo Pavarotti, e ora ad Angers sono in programma anche un seminario su big Luciano, concerti con allievi di Modena Città del Belcanto e artisti francesi e una cena di gala realizzata dallo chef Luca Marchini con l’omologo francese Pascal Favre d’Anne. Il 21 giugno, festa della musica, due cantanti dei corsi del teatro Comunale e del Vecchi Tonelli, accompagnati dal maestro Paolo Andreoli, voleranno a Madrid per la presentazione del progetto all’Istituto italiano di cultura: si replicherà (con la pianista Francesca Pivetta) il 21 settembre all’Istituto di cultura di Copenaghen. Il 14 ottobre, poi, tre allievi dei corsi di alta formazione modenese saliranno sul palco del teatro dell’Opera del Grand Avignon durante la Settimana italiana ad Avignone. E ancora, il 15 e 17 dicembre, al teatro dell’Opera di Sofia ’La Bohème’ di Puccini vedrà protagonisti allievi delle masterclass che Raina Kabaivanska tiene al Vecchi Tonelli e alla Nuova Università Bulgara di Sofia, presso la quale è attivo il Fondo Kabaivanska che eroga borse di studio ai ragazzi più meritevoli.

Dall’Europa... torniamo a Modena. Il 31 maggio alle 21 al teatro Comunale Pavarotti Freni ecco la quarta edizione di ’DolceAmaro’, lo spettacolo operistico in forma semiscenica ideato e diretto da Enrico Stinchelli, con il maestro Giovanni Di Stefano alla guida dell’Orchestra Filarmonica Italiana: si potrà seguire anche da casa, grazie allo streaming curato dagli allievi del corso di comunicazione in video nato in collaborazione fra il Comunale e l’Università di Modena e Reggio. Il 21 giugno all’auditorium Ghiaurov, poi, un recital voci e pianoforte, e il 16 settembre, di nuovo al Comunale, una conferenza concerto sul tema della giustizia, parola chiave del Festival Filosofia. Il 22 novembre, sempre a teatro, assisteremo a ’La Cenerentola Grand Hotel dei sogni’, prodotta da Aslico, Théatre des Champs Elysées e Opera di Rouen, una piccola opera, rivolta soprattutto ai giovanissimi. E a dicembre il concerto di fine anno degli allievi di Raina Kabaivanska, straordinaria e infaticabile, che da quasi vent’anni trasmette la sua arte ai giovani che da tutto il mondo arrivano a Modena per studiare con lei.