"La manutenzione e la pulizia dell’area hanno dei costi rilevanti"

Nel clima davvero teso creatosi intorno alla ipotetica futura costruzione alta 30 metri del polo logistico Conad a metà marzo scorso era intervenuto anche la società proprietaria dell’area. In una intervista al Carlino Claudio Biondi, imprenditore agricolo e vice presidente della coop Cantine Riunite & Civ aveva illustrato il suo punto di vista: "I comitati di cittadini – disse – fanno le loro battaglie legittime che non commento. Tengo, però, a rimarcare come l’area ex Civ & Civ del Villaggio Europa della Sacca, in via Polonia, non sia attualmente in degrado. La stiamo tenendo pulita e controllata e finora tra vigilanza, manutenzione e chiusura dei sessanta accessi abbiamo speso un paio di milioni di euro. Certo non potremo anche avanti per sempre". Biondi spiegava che l’assegnazione a Conad era il tentativo di "monetizzare" un’area importante perché l’unica di accesso diretto alla tangenziale, "benefit" ottenuto negli anni sessanta quando quel tratto di strada venne costruito proprio su terreno di Civ&Civ.