"La mia mamma, angelo della consolazione"

Il nuovo libro di Morgana Montermini: "Ciascuno di noi ne ha uno che ci protegge". Prefazione firmata dall’arcivescovo don Erio

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di Stefano Marchetti

Tutti quanti abbiamo un angelo, cantava già Ron. Per Morgana Montermini, sensibile cantautrice sassolese, il primo angelo è stata la mamma Agnese, "e l’angelo non ti lascia mai, neppure nel momento del dolore e della morte", confida. Due anni fa Agnese è volata via da questa terra, "ma in realtà lei continua a essere presente, come il mio angelo custode. E per tutti noi c’è un angelo che ci tiene sotto la sua protezione", aggiunge Morgana che proprio agli ’Angeli’ ha dedicato un nuovo progetto, un libro che unisce poesie, canzoni e immagini "di consolazione per l’anima". Lo presenterà domenica alle 15.30 all’Abbazia di Nonantola, insieme al parroco don Alberto Zironi.

Con la sua mamma, Morgana aveva un legame molto forte: "Eravamo sempre insieme – ricorda –. Nel momento del distacco terreno dalla madre, ogni uomo sente che il cordone ombelicale si recide fisicamente ma il legame speciale che unisce un figlio alla mamma, il creato al creatore, non si scioglierà mai". Sono nate così spontaneamente numerose composizioni che Morgana Montermini definisce "poesie dell’anima", spesso legate a canzoni (che si possono ascoltare inquadrando i Qrcode nelle pagine del libro). "Ho scritto musiche e parole per esprimere insieme il dolore e la grandezza dell’amore che mi ha unito e legato alla mia dolcissima mamma Agnese – aggiunge –. Il mio intento è di offrire forza, coraggio e soprattutto consolazione a tutti coloro che avvertono lo stesso distacco". L’arcivescovo don Erio Castellucci firma la prefazione al libro di Morgana: "L’angelo del Natale annuncia ai pastori la gioia della venuta al mondo di Gesù, e poi l’angelo della Pasqua annuncia alle donne la risurrezione – scrive –. Ma tra l’uno e l’altro angelo, tra la nascita e la risurrezione, c’è un altro angelo accanto al Signore (o forse sarà sempre lo stesso?), l’angelo della Passione che gli si mette a fianco al Getsemani". Don Erio sa bene che, nella vita di ognuno di noi, la scomparsa della mamma è sempre uno strappo lacerante, "ma nella fede c’è un angelo della consolazione, un ‘angelo bianco’, come lo chiama Morgana, che infonde nel cuore la certezza di una fine solo provvisoria. Le nostre mamme ci attendono, con lo stesso abbraccio che tante volte ci hanno regalato in questa esistenza terrena e che abbiamo restituito quando la loro figura ci sfuggiva di mano".

"Amore per sempre. Amor semper. L’invisibile è visibile", recitano i versi di Morgana Montermini. "La prima cosa, probabilmente la più importante, è quella di ascoltare ciò che l’Angelo ci dice", osserva don Alberto Zironi, analizzando il testo dell’Angelo di Dio, una delle prime preghiere che si insegnano ai bambini. "Le lame del dolore possono essere immense, profonde, e per me lo sono ancora – ammette Morgana –, però io sento che nel dolore resta sempre l’amore. Con gli angeli accanto".