La montagna diventi appetibile per i giovani

Il sindaco e il vice-sindaco di Fanano, gli amici delle Associazioni locali Ussp (UrbanStoneSculpturePark) e Ottonello Ottonelli – che rientrano nei nostri abituali contatti digitali – hanno avuto sotto gli occhi la recente rubrica nella quale abbiamo espresso la considerazione che il futuro dei nostri territori montani dipende non solo dall’ambiente naturale ma molto dalla storia, dalla cultura, dall’arte e dalla creatività, oltre che dalla qualità e sostenibilità della vita, servizi in primis.

Ma poi anche dalle capacità progettuali e di valorizzazione operativa degli abitanti e dei loro amministratori (i placemaker inventori dei luoghi che abiteremo come dice l’architetto e urbanista Elena Granata nel libro di cui parlammo tempo fa). Ribadiamo di avere fortemente caldeggiato la creazione di spazi espositivi non solo di quelli canonici, ma specifici e tematici (lavoro, attrezzi, utensili casalinghi, tessitura, prodotti locali, tradizioni, ...).

Il turismo, accrescendo la qualità dei luoghi e creando vari poli di interesse, è una chiave di volta per accrescere l’appetibilità dei centri abitati del territorio che è piuttosto esteso e articolato.

Ampliando le qualità (pensando non solo al periodo invernale della neve), questi luoghi divengono mete, ma anche un comprensorio di nuovo da tornare a vivere in modo stanziale, attraendo soprattutto i nuclei giovani, offrendo una vivibilià ad ampio spettro supportata naturalmente anche da situazioni ai migliori livelli, sanitari, scolastici, comunitari.

Giovanni Capucci